Il Papa sostiene la Campagna di Fraternità 2009 in Brasile

L’iniziativa dei Vescovi del Paese, giunta ormai alla 45ª edizione

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di Roberta Sciamplicotti

CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 25 febbraio 2009 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha inviato un messaggio a monsignor Geraldo Lyrio Rocha, presidente della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB) e Arcivescovo di Mariana (Mato Grosso), in occasione dell’inizio, questo Mercoledì delle Ceneri, dell’annuale Campagna di Fraternità (CF) della Chiesa nel Paese.

L’edizione di quest’anno, la 45ª, è dedicata al tema “Fraternità e sicurezza pubblica” ed è accompagnata dal motto “La pace è frutto della giustizia”.

Nel suo messaggio, il Pontefice sottolinea che l’inizio della Campagna coincide con quello della Quaresima, “periodo di conversione e di riconciliazione di tutti i cristiani, perché le più nobili aspirazioni del cuore umano possano essere soddisfatte e tra i popoli e le comunità prevalga la pace autentica”.

Il Papa ricorda come il Documento finale della V Conferenza Generale dell’Episcopato Latinoamericano e del Caribe – svoltasi ad Aparecida (Brasile) nel maggio 2007 –, trattando del Regno di Dio e della promozione della dignità umana, sottolinei “i segni evidenti della presenza del Regno nel vivere in modo personale e comunitario le Beatitudini, nell’evangelizzazione dei poveri, nella conoscenza e nell’attuazione della volontà del Padre, nel martirio a causa della fede, nell’accesso per tutti ai beni della creazione, nel perdono reciproco, sincero e fraterno, accettando e rispettando la ricchezza della pluralità, nella lotta per non soccombere alla tentazione e non essere schiavi del male”.

La Quaresima, osserva, “ci invita a lottare senza risparmiare sforzi per fare il bene, proprio perché sappiamo com’è difficile che noi uomini decidiamo seriamente di praticare la giustizia – e manca ancora molto perché la convivenza si ispiri alla pace e all’amore, e non all’odio o all’indifferenza”.

“Non ignoriamo, inoltre, che anche riuscendo a raggiungere una ragionevole distribuzione dei beni e un’armoniosa organizzazione della società non scomparirà mai il dolore della malattia, dell’incomprensione o della solitudine, della morte delle persone care, dell’esperienza dei nostri limiti”.

Il Signore, aggiunge, “aborre le ingiustizie e condanna chi le commette”, ma “rispetta la libertà di ogni individuo e per questo permette che esistano, perché fanno parte della condizione umana, dopo il peccato originale”.

“Ad ogni modo, il suo cuore pieno d’amore per gli uomini lo ha portato a caricarsi, insieme alla croce, di tutti questi tormenti: la nostra sofferenza, la nostra tristezza, la nostra fame e sete di giustizia”.

“Chiediamogli di saper testimoniare i sentimenti di pace e di riconciliazione che Lo hanno ispirato nel Discorso della Montagna, per raggiungere la Beatitudine eterna”, esorta.

“Con questi auspici, invoco la protezione dell’Altissimo perché la sua mano benevola si stenda su tutto il Brasile e la vita nuova in Cristo raggiunga tutti nella loro dimensione personale, familiare, sociale e culturale, diffondendo i doni della pace e della prosperità, risvegliando in ogni cuore sentimenti di fraternità e di viva cooperazione”, conclude il messaggio.

Il segretario generale della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile, monsignor Dimas Lara Barbosa, ha affermato in un’intervista all’Ufficio Stampa della CNBB che l’obiettivo principale della Campagna è “portare a vivere la Quaresima, tempo forte di conversione, in cui attraverso la preghiera, il digiuno, la carità, l’ascolto della Parola, la vita comunitaria ci prepariamo a vivere in modo più concreto la Pasqua”.

La Campagna di quest’anno, spiega, “mostra la preoccupazione della Chiesa per il problema della violenza e dell’insicurezza” e vuole “suscitare un dibattito sulla questione della sicurezza pubblica, conoscere le cause della violenza e la cultura della paura che regna in molti luoghi”.

“Vogliamo promuovere una cultura della pace in tutti gli ambiti”, ha dichiarato.

I conflitti, sostiene il presule, possono nascere in ogni ambito, “anche all’interno della propria casa”, ma la questione fondamentale è come risolverli: “se attraverso il dialogo, cercando una sintesi, o con la forza, la violenza, di modo che le opinioni di una persona prevalgano di fronte alla realtà dell’altro”.

“Se la violenza esiste – prosegue –, deve essere denunciata. La società ha il diritto di difendere le persone, soprattutto i più vulnerabili”.

La Campagna, ricorda il segretario generale dei Vescovi brasiliani, è affiancata dalla Colletta della Solidarietà, donazione effettuata la Domenica delle Palme con cui viene costituito il Fondo Nazionale di Solidarietà, che finanzia centinaia di progetti di varie comunità.

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ZENIT Staff

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