Card. Kasper: il cammino ecumenico con gli ortodossi greci sarà lungo

Visita il nuovo Patriarca di Grecia, Hieronymos II

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CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 26 febbraio 2009 (ZENIT.org).- Il Cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, si è detto soddisfatto della sua visita ad Atene, all’inizio di questa settimana, per conoscere il nuovo Patriarca greco-ortodosso, Hieronymos II, pur avendo riconosciuto che il dialogo ecumenico incontra “ancora una notevole resistenza” che non crede si risolverà immediatamente.

In alcune dichiarazioni alla “Radio Vaticana”, il porporato ha spiegato che la visita attuale è stata “di cortesia”, visto che non conosceva ancora personalmente il nuovo Patriarca. “Avevo desiderio di conoscerlo e volevo proseguire nel dialogo attualmente in corso”.

“E’ un uomo veramente umile e modesto e il nostro è stato veramente un bell’incontro, anche quello con i suoi collaboratori”, ha affermato.

Il Cardinale Kasper ha aggiunto che il dialogo con il Patriarca si è concentrato su questioni di ordine pratico di intesa tra le due Chiese, visto che il dialogo teologico si svolge congiuntamente con tutte le Chiese ortodosse.

“Ovunque, in Europa, è la stessa cosa, si presentano le stesse sfide, come quella dell’immigrazione che è molto forte. E anche in Grecia c’è la sfida dei problemi sociali dovuti alla crisi economica, c’è la disoccupazione in aumento… Penso che in questo ambito si possa collaborare. Loro sono molto interessati ad imparare anche dalle nostre esperienze, e questo è molto importante”, ha spiegato.

In particolare, il porporato ha alluso alla situazione della minoranza cattolica di rito latino e ai greco-cattolici, il cui numero è “in forte crescita” grazie all’immigrazione.

“Le conseguenze di ciò vengono ora prese in seria considerazione. Finora non era stato così da parte della Chiesa ortodossa: io ho chiesto loro di non ignorarle completamente e me lo hanno promesso”, ha aggiunto.

Circa il dialogo ecumenico in corso, il Cardinale ha riconosciuto che esiste ancora una grande resistenza con gli ortodossi greci: “La Chiesa di Grecia ha una lunga e ricca tradizione, ma conserva brutti ricordi del passato, in particolare per quanto riguarda le Crociate”.

Per il presidente del dicastero vaticano, il gesto di Giovanni Paolo II di chiedere perdono per gli abusi commessi dai crociati è stato “molto importante”, ma nonostante questo “esiste ancora una notevole resistenza riguardo a un riavvicinamento ecumenico e per questo i nostri passi devono essere prudenti”.

“Con il nuovo Arcivescovo e con i suoi collaboratori vogliamo continuare a compiere questi passi e sono molto soddisfatto di questa visita. Non avevo aspettative altissime: non sarebbe stato nemmeno pensabile risolvere tutti i problemi in un solo giorno, ma era importante stabilire il contatto personale”, ha aggiunto.

Hieronymos di Tebe è stato consacrato Patriarca di Atene e di tutta la Grecia il 16 febbraio 2008, succedendo a Christodoulos I, il Patriarca che ha ospitato Giovanni Paolo II nella sua storica visita in Grecia nel 2000.

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ZENIT Staff

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