La simbologia del "Cammino della Luce" per la visita del Papa a Parigi

Secondo monsignor Aupetit, vicario generale della diocesi parigina

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PARIGI, domenica, 31 agosto 2008 (ZENIT.org).- Il “Cammino della Luce” di Notre-Dame aux Invalides, organizzato in occasione della visita di Benedetto XVI a Parigi (Francia), commemora il sacrificio di Cristo e ricorda la processione mariana delle fiaccole a Lourdes.

Un “Cammino della Luce” partirà dalla cattedrale di Notre-Dame di Parigi venerdì 12 settembre a mezzanotte, procedendo fino alla spianata des Invalides, dove il Papa celebrerà una Messa solenne il giorno seguente, sabato 13 settembre.

Monsignor Michel Aupetit, vicario generale della Diocesi di Parigi, spiega questo simbolismo sul sito Internet della Conferenza Episcopale Francese.

“Alla sua nascita, Cristo è stato definito dall’anziano Simeone come la Luce che illumina le Nazioni. In seguito ha detto ai suoi apostoli ‘Io sono la luce del mondo’ (Gv 8,12). Riprendendo l’antica contrapposizione tra luce e tenebre, ha realizzato la promessa biblica della vittoria della Luce sulle Tenebre, simbolo del conflitto tra la vita e la morte: ‘Chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita’ (Gv 8,12)”, ha spiegato monsignor Aupetit.

Il presule ricorda soprattutto la simbologia pasquale del “Cammino della Luce”: “I cristiani, nella Veglia Pasquale, quando regnano ancora le tenebre della morte in croce, illuminano il Cero Pasquale, segno della Luce trionfante che nasce dalla vita del Cristo risorto in questa notte santa in cui la morte viene vinta”.

E’ una marcia basata sulla speranza, sottolinea monsignor Aupetit: “Questo è il primo senso delle processioni delle fiaccole o dei cammini della luce che illuminano la notte degli uomini. Questa marcia significa il cammino delle nostre esistenze che accompagna la Luce di Cristo presente nella nostra vita. Egli stesso è la Via che ci conduce all’illuminazione in cui ‘non vi sarà più notte e non avranno più bisogno di luce di lampada, né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà e regneranno nei secoli dei secoli’ (Apocalisse 22,5)”.

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ZENIT Staff

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