Foto: IlSistemone - Commons Wikimedia (CC BY-SA 3.0)

A Bari 600 pellegrini ortodossi russi per la festa di San Nicola

I pellegrini, guidati da cinque alti rappresentanti del Patriarcato, stanno partecipando alle funzioni religiose nella cripta della Basilica

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Circa 600 pellegrini russi sono giunti a Bari per la festa di San Nicola, vescovo di Mira venerato da cattolici e ortodossi, che secondo il calendario giuliano si celebra il 19 dicembre, 13 giorni dopo i cattolici, che hanno onorato la memoria del Santo il 6 dicembre. A guidare l’imponente delegazione di fedeli – venuti con i voli charter da Mosca – sono cinque alti rappresentanti del patriarcato: il metropolita di Ufa e Sterlitamak, Nikon, il metropolita di Kazan’ e Tatarstan, Feofan, il vescovo di Anadyr e Chukotka, Matfej, il vescovo di Neftekamsk e Birsk, Amvrosij, e il vescovo di Salavat e Kumertau, Nikolaj.
Ne dà notizia, fra gli altri, il Centro economia e sviluppo italo-russo: “Bari accoglie sempre con stupore e meraviglia questo cammino spirituale dei cristiani ortodossi. San Nicola — si legge in una nota ripresa da L’Osservatore Romano — è davvero un emblema di unità tra i popoli e di speranza per una pace senza confini”.
I pellegrini, da alcuni giorni, stanno partecipando alle funzioni religiose nella cripta della Basilica che si susseguono una dopo l’altra. Venerdì sera – spiega ancora il quotidiano – si è svolta una veglia di preghiera nella Chiesa russa mentre ieri mattina ha avuto luogo, in San Nicola, la liturgia principale, con la partecipazione dei metropoliti e dei vescovi ortodossi e di migliaia di pellegrini giunti anche da altre regioni italiane e dall’estero.
“Siamo stati pronti come ogni anno — ha detto il rettore della chiesa russa di Bari, padre Andrey Boytsov — ad accogliere i tanti fedeli ortodossi arrivati per venerare San Nicola e per aprire il loro cuore alla città che noi consideriamo benedetta perché custode delle spoglie del nostro Santo più amato”.
I pellegrini ortodossi non sono solo russi, ma anche ucraini, armeni, romeni, serbi, provenienti da tutti i Paesi orientali e dal nord Europa.

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ZENIT Staff

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