Benedetto XVI prega a Ground Zero per un mondo senza violenza

E per “coloro che hanno il cuore e la mente consumati dall’odio”

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

NEW YORK, domenica, 20 aprile 2008 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha cominciato il suo ultimo giorno negli Stati Uniti pregando a Ground Zero, il luogo sul quale sorgevano le Torri Gemelle abbattute nell’attentato dell’11 settembre del 2001, e salutando i sopravvissuti e i parenti delle vittime.

Durante una solenne visita, ha implorato Dio di concedere “pace nel nostro mondo violento: pace nei cuori di tutti gli uomini e le donne e pace tra le Nazioni della terra”.

Giunto sul luogo in una fredda mattinata newyorkese, il Pontefice è sceso lentamente in papamobile lungo una rampa nel punto più profondo della voragine al livello della roccia vergine. Poi ha proseguito a piedi fino al cratere lasciato dall’attentato dove si è inginocchiato per raccogliersi in preghiera.

Successivamente ha acceso un cero ed ha recitato di fronte alla folla una preghiera per le vittime e gli stessi terroristi.

Il Vescovo di Roma ha implorato “luce e pace eterna a tutti coloro che sono morti in questo luogo i primi eroici soccorritori: i nostri vigili del fuoco, agenti di polizia, addetti ai servizi di emergenza e personale della Capitaneria di Porto, insieme a tutti gli uomini e le donne innocenti, vittime di questa tragedia solo perché il loro lavoro e il loro servizio li ha portati qui”.

Ha poi chiesto al Signore la guarigione di coloro che sono rimasti coinvolti nell’attentato e di dilenire “la sofferenza delle famiglie ancora in lutto e di quanti hanno perso persone care in questa tragedia”.

“Concedi loro la forza di continuare a vivere con coraggio e speranza”, ha detto ricordando poi quanti hanno trovato la morte, i feriti e quanti hanno perso i loro cari quello stesso giorno al Pentagono e a Shanksville, in Pennsylvania.

“I nostri cuori si uniscono ai loro mentre la nostra preghiera abbraccia il loro dolore e la loro sofferenza”, ha sottolineato.

Il Papa ha quindi rivolto un pensiero anche ai terroristi: “Volgi verso il Tuo cammino di amore coloro che hanno il cuore e la mente consumati dall’odio”.

“Dio della comprensione, sopraffatti dalla dimensione immane di questa tragedia, cerchiamo la Tua luce e la Tua guida mentre siamo davanti ad eventi così tremendi. Concedi a coloro le cui vite sono state risparmiate di poter vivere in modo che le vite perdute qui non siano state perdute in vano”.

“Confortaci e consolaci – ha poi concluso –, rafforzaci nella speranza e concedici la saggezza e il coraggio di lavorare instancabilmente per un mondo in cui pace e amore autentici regnino tra le Nazioni e nei cuori di tutti”.

Al termine della preghiera il Papa ha salutato 24 persone in rappresentanza dei soccorritori (vigili del fuoco, protezione civile e polizia), dei feriti e dei parenti delle vittime.

Accompagnato dal Cardinale Edward Egan, Arcivescovo di New York, Benedetto XVI è stato accolto dal Sindaco di New York, Michael Bloomberg, dal governatore di New York, David A. Paterson, e dal goverantore del New Jersey, John Corzine.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione