Benedetto XVI mobilita Washington

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di Carrie Gress

WASHINGTON, D.C., martedì, 15 aprile 2008 (ZENIT.org).- La visita di Benedetto XVI a Washington ha mobilitato i cattolici in modo inaspettato. 

Il campus della Catholic University of America (CUA), in genere tranquillo, brulica di giardinieri, di operai che sistemano balaustre e impalcature, troupe televisive e giornalisti, tutto in vista della visita papale.

La Basilica del Santuario Nazionale dell’Immacolata Concezione, dove il Santo Padre reciterà i Vespri e parlerà ai Vescovi statunitensi mercoledì, è decorata da bandiere bianche e gialle. La torre campanaria è drappeggiata con un grande striscione di benvenuto per il Papa, visibile a isolati di distanza. “Con tutti i fiori e il lavoro che è stato svolto finora, il campus non è mai stato così bello”, ha detto a ZENIT uno studente. 

Gerry Giblin, guida del santuario, ha affermato che nelle ultime settimane il numero di visitatori della Basilica è aumentato significativamente e sta crescendo l’interesse. “Sono felice di poter indicare alla gente il percorso che il Santo Padre compirà entrando nella Basilica, attraversando la chiesa e poi giù nella chiesa della cripta dove si rivolgerà ai Vescovi statunitensi”.

“La Basilica è sempre bellissima, ma ora che le splendide volte sono completate è in forma perfetta perché il Papa la veda”, ha detto Giblin, commentando i mosaici terminati di recente nella navata principale. 

Il negozio del santuario è già rifornito di tazze commemorative, immaginette, libri, rosari e altri oggetti per i pellegrini.

Anche gli studenti della CUA si stanno preparando. Margaret Keller, matricola di Mobile, Alabama, distribuisce rosari nel centro studentesco perché gli studenti possano partecipare questo martedì alla recita dei Misteri Luminosi nel campus universitario, per pregare per la visita del Papa e per le sue intenzioni. 

Alcuni estratti degli scritti del Pontefice verranno letti mentre gli studenti meditano su ogni mistero. Mercoledì ci sarà anche l’adorazione eucaristica per tutta la notte, per la quale gli studenti si sono divisi i turni di un’ora.

Interpellata sulla reazione degli studenti non cattolici all’evento, Keller ha detto che anche loro si sono uniti all’euforia. “La visita del Papa ha creato una sorta di unità tra gli studenti. Vengono coinvolti anche i non cattolici. Ha anche incoraggiato la fede di quanti sono cattolici, esortandoci a leggere di più gli scritti papali”. 

Alla Casa Bianca, dove il Pontefice verrà ricevuto mercoledì dal Presidente degli Stati Uniti George Bush, le cose sembrano un po’ diverse. L’Eisenhower Office Building vede sventolare varie bandiere papali accanto a quelle americane.

Helena Metzger, del Catholic Information Center (CIC), una libreria e la cappella più vicina per offrire la Messa ai cattolici della Casa Bianca e di K-Street, afferma di aver venduto le immaginette preparate per la visita in appena tre giorni. 

“La gente cerca davvero qualcosa per commemorare la visita. Non vuole soltanto qualche oggetto con sopra il volto del Papa, ma qualcosa di specifico per questo evento come modo per ricordarlo. Molti pensano che questa potrebbe essere l’unica occasione in cui lo potranno vedere negli Stati Uniti, soprattutto visto che sta per compiere 81 anni”, ha detto Metzger, che ha aiutato due donne giunte da Phoenix, Arizona, per la visita papale.

Il Santo Padre festeggerà il suo compleanno negli Stati Uniti mercoledì 16 aprile. 

Ai molti religiosi contemplativi che non potranno recarsi a Washington e New York, l’Arcivescovo Pietro Sambi, Nunzio Apostolico negli Stati Uniti, ha chiesto che ogni comunità preghi per un evento particolare del viaggio, che durerà cinque giorni.

Il Carmelo di Maria Regina di Eugene, Oregon, ha detto che la comunità ha deciso che ogni suora pregherà ogni giorno per un evento o due, offrendo le proprie preghiere e i sacrifici per la visita del Papa. 

“In questo modo, copriamo tutti gli eventi con le nostre preghiere”, ha detto Madre Elizabeth, direttrice della comunità. “Siamo entusiaste per il fatto di poter contribuire da così lontano”.

[Traduzione dall’inglese di Roberta Sciamplicotti]

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ZENIT Staff

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