di Antonio Gaspari
ROMA, lunedì, 7 aprile 2008 (ZENIT.org).- Nel corso di una conferenza stampa svoltasi lunedì alla Camera dei deputati, Carlo Casini, Presidente del Movimento per la Vita, ha chiesto una revisione della legge 194, che regola l’aborto in Italia.
Il Presidente del MpV ha affermato: “Siamo sicuri che il Parlamento che uscirà dalle urne si occuperà della legge 194, perché ormai sta per compiere 30 anni dalla sua emanazione ed ha bisogno di una revisione migliorativa”.
Casini ha ricordato che “lo stesso Giovanni Berlinguer promise, 30 anni fa, un ripensamento per una revisione del testo dopo l’avvio dell’applicazione della 194, ma purtroppo tale impegno non è stato mantenuto fino ad oggi”.
Per questo, “noi faremo appello a tutti i parlamentari eletti, perché si arrivi a una revisione che affermi il principio supremo che lo Stato si impegna in ogni modo a tutelare la vita”.
Secondo Casini, “il principio da affermare è che occorre assolutamente dare la preferenza alle nascite”.
A questo proposito il Presidente del MpV ha ricordato gli oltre 90.000 bambini salvati dai Centri di Aiuto alla Vita (CAV), dal progetto Gemma e da SOS Vita.
In merito all’aborto Casini ha ribadito la totale sintonia con le parole del Pontefice Benedetto XVI, il quale ha sottolineato come l’interruzione volontaria di gravidanza lasci “segni profondi, talvolta indelebili nella donna che lo compie e nelle persone che la circondano” e produca “conseguenze devastanti sulla famiglia e sulla società anche per la mentalità materialistica di disprezzo della vita, che favorisce”.
Casini ha aggiunto che “l’esperienza dei nostri 300 Centri di Aiuto alla Vita che ogni anno incontrano oltre 30mila donne ci descrive spesso una devastazione morale e psicologica causata dall’aver scelto o subìto un aborto”.
<p>E a proposito del lavoro dei volontari del MpV ha precisato: “Nessuna delle donne che invece sono state aiutate a superare le difficoltà che avrebbero potuto suggerire l’aborto, si è invece mai lamentata di aver scelto la vita ed il figlio”.
Circa la revisione della legge, ha quindi proposto che “nell’articolo 1 della legge si deve dire chiaramente che la vita inizia sin dal concepimento” e che gli altri primi articoli della 194 vanno rivisti nel senso di “un rafforzamento del ruolo in favore della vita dei consultori”.
Il Presidente del MpV ha infine sottolineato che “la legge 194 è ambigua poichè dice, nel titolo, di voler proteggere la maternità, ma in realtà si tratta di una normativa preoccupata solo di garantire l’esecuzione degli aborti”.