Filippine: sacerdote oblato ucciso mentre veniva rapito

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TABAWAN, mercoledì, 16 gennaio 2008 (ZENIT.org).- Il sacerdote Oblato di Maria Immacolata p. Reynado Jesus Roda, 54 anni, è stato ucciso questo martedì nel sud delle Filippine mentre veniva rapito. 

P. Roda, parroco della chiesa del Santissimo Rosario a Tabawan (Mindanao) – piccola isola situata in una zona a maggioranza musulmana -, ha resistito al rapimento ed è stato colpito alla testa da alcuni proiettili. Lavorava nella zona da dieci anni. 

La notizia della sua morte è stata data all’agenzia del Pontificio Istituto Missioni Estere “AsiaNews” dal Vescovo locale, monsignor Orlando Quevedo. “È una notizia triste per noi Oblati e per tutta la Chiesa”, ha detto.

Secondo la ricostruzione di p. Loreto Daquipel, un confratello di p. Roda, il sacerdote stava pregando in una cappella nel villaggio di Likud Tabawan quando un gruppo di almeno 10 uomini armati ha tentato di rapirlo. Di fronte alle sue resistenze, gli sono stati esplosi contro alcuni colpi di arma da fuoco. 

“P. Roda – ha spiegato p. Daquipel all’agenzia del PIME – ha lottato con i suoi rapitori, finché non sono arrivati fino al campo di basket vicino alla cappella. Lì, uno dei banditi ha preso una pistola e lo ha colpito alla testa”.

P. Roda era nato il 5 febbraio 1954 a Cotabato City ed era sacerdote dal 1980. 

“La sua morte – afferma p. Domingo, un altro confratello – ha dell’incredibile. Ha aiutato tanta gente, aveva molti alunni, in maggioranza musulmani. Predicava a voce alta per la pace e lo sviluppo della popolazione, ma non aveva nemici… È davvero triste una fine così, per un missionario che serve la nostra gente, a qualunque fede o cultura appartenga”.

Non è la prima volta che la zona è teatro di sequestri e omicidi di sacerdoti. Finora, l’ultimo ad essere rapito era stato p. Giancarlo Bossi, del PIME. 

L’isola di Mindanao, ricorda “AsiaNews”, “è una zona nota per la presenza di fondamentalisti islamici che negli ultimi anni hanno compiuto numerosi attentati, rapimenti e uccisioni”.

Dall’inizio delle violenze, nel 1970, si sono registrate oltre 150 mila vittime.

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ZENIT Staff

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