ROMA, lunedì, 14 gennaio 2008 (ZENIT.org).- Il Cardinale Tarcisio Bertone ritiene che il ruolo delle forze armate è il servizio alla pace.
É quanto ha sottolineato domenica mattina in occasione della celebrazione della Giornata per la pace, organizzata anche quest’anno a Roma dall’Ordinariato militare per l’Italia.
Per la prima volta – si legge su L’Osservatore Romano” –, il rito nella chiesa di Santa Caterina da Siena a Magnanapoli, nel centro della capitale, è stato presieduto dal Cardinale Segretario di Stato, che ha consegnato idealmente il messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Mondiale della Pace.
Il porporato ha reso un personale omaggio a quanti “hanno pagato con il prezzo della vita” il loro servizio alla pace, “assicurando una preghiera per le loro anime e rinnovando la vicinanza spirituale alle famiglie”.
Per il porporato, infatti, “nel vasto cantiere della pace mondiale, le forze armate hanno un loro specifico ruolo: esse sono al servizio della pace, come viene percepito sempre più dalla pubblica opinione e come dimostrano le tante missioni umanitarie” condotte dai soldati italiani “con generosa dedizione in luoghi della terra disagiati e a rischio”.
In particolare, il Cardinal Bertone ha sottolineato come “la pace che noi auspichiamo per l’umanità” sia “la pace che non ci stanchiamo di invocare con la preghiera e di costruire con un incessante sforzo; la pace che nasce innanzitutto in noi stessi quando riusciamo a spegnere nel nostro cuore il fuoco violento dell’odio, della gelosia, dell’egoismo, dell’indifferenza”.
Insieme al Segretario di Stato hanno concelebrato: l’Arcivescovo Vincenzo Pelvi, che nell’ottobre 2006 ha assunto la guida pastorale dell’Ordinariato militare per l’Italia; il Vicario generale, i Vicari episcopali per l’Esercito, la Marina, l’Aeronautica, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, e infine i cappellani della zona pastorale di Roma.
Alla celebrazione sono intervenuti i Capi di Stato maggiore delle Forze Armate italiane, il pro-sindaco di Roma, Maria Pia Garavaglia, e il Prefetto di Roma, Carlo Mosca.