Dio parla a ciascuno nella Scrittura, spiega Benedetto XVI

Ricordando la figura di San Girolamo

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CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 7 novembre 2007 (ZENIT.org).- Dio parla a ciascuno personalmente nella Bibbia, sostiene Benedetto XVI.

Lo ha spiegato a circa 40.000 pellegrini riuniti in piazza San Pietro per partecipare all’udienza generale di questo mercoledì, nel corso della quale ha presentato la figura di San Girolamo (347-419/420), uno dei più grandi esegeti della storia, cha tradusse la Bibbia dal greco e dall’ebraico in latino.

Secondo il Papa, Girolamo insegna ai cristiani di oggi ad “amare la Parola di Dio nella Sacra Scrittura”.

“Ignorare le Scritture è ignorare Cristo”, diceva il biblista. “Perciò è importante che ogni cristiano viva in contatto e in dialogo personale con la Parola di Dio, donataci nella Sacra Scrittura”.

Questo dialogo con essa deve avere sempre due dimensioni, ha spiegato il Vescovo di Roma.

“Da una parte, dev’essere un dialogo realmente personale, perché Dio parla con ognuno di noi tramite la Sacra Scrittura e ha un messaggio ciascuno”.

“Dobbiamo leggere la Sacra Scrittura non come parola del passato, ma come Parola di Dio che si rivolge anche a noi e cercare di capire che cosa il Signore voglia dire a noi”, ha raccomandato il Papa.

Per non cadere nell’individualismo, ha osservato, “dobbiamo tener presente che la Parola di Dio ci è data proprio per costruire comunione, per unirci nella verità nel nostro cammino verso Dio”.

“Quindi essa, pur essendo sempre una Parola personale, è anche una Parola che costruisce comunità, che costruisce la Chiesa. Perciò dobbiamo leggerla in comunione con la Chiesa viva”, ha indicato.

Secondo il Santo Padre, “il luogo privilegiato della lettura e dell’ascolto della Parola di Dio è la liturgia, nella quale, celebrando la Parola e rendendo presente nel Sacramento il Corpo di Cristo, attualizziamo la Parola nella nostra vita e la rendiamo presente tra noi”.

“Non dobbiamo mai dimenticare che la Parola di Dio trascende i tempi. Le opinioni umane vengono e vanno. Quanto è oggi modernissimo, domani sarà vecchissimo”, ha spiegato Benedetto XVI.

“La Parola di Dio, invece, è Parola di vita eterna, porta in sé l’eternità, ciò che vale per sempre. Portando in noi la Parola di Dio, portiamo dunque in noi l’eterno, la vita eterna”.

Per questo motivo, ha concluso con una frase di San Girolamo: “Cerchiamo di imparare sulla terra quelle verità la cui consistenza persisterà anche nel cielo”.

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ZENIT Staff

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