Appello della Fondazione papale per aiutare l’Africa subsahariana

CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 27 febbraio 2007 (ZENIT.org).- La riunione del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel si è conclusa questa domenica con un appello ad aiutare i Paesi dell’Africa subsahariana a superare la fame.

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La Fondazione è stata istituita da Papa Karol Wojtyla dopo il suo primo viaggio in Africa, nel 1980, quando in Burkina Faso (allora Alto Volta) lanciò un drammatico grido in nome di quelle popolazioni che lottano quotidianamente per sopravvivere.

Il Consiglio d’Amministrazione è formato da nove Vescovi in rappresentanza degli episcopati di nove Paesi del Sahel. La custodia dei fondi spetta al Pontificio Consiglio “Cor Unum”.

Monsignor Karel Kasteel, Segretario del Consiglio vaticano incaricato di incoraggiare e promuovere l’opera di carità delle istituzioni cattoliche nel mondo, ha riconosciuto che nel Sahel la prima necessità è la “sopravvivenza”.

“A causa dei grandissimi cambiamenti climatici, le popolazioni faticano enormemente a strappare le loro terre al deserto, perché – com’è noto – il Sahara continua ad avanzare”, ha affermato in alcune dichiarazioni alla “Radio Vaticana”.

“Hanno bisogno di mezzi, hanno bisogno di ricevere aiuti – ha proseguito –. E tenendo conto che è molto difficile saper usare tutte le tecnologie moderne, hanno anche bisogno di formazione”.

Per questo motivo, vengono destinate dalla Fondazione anche molte borse di studio.

Una volta che i nove Vescovi del Consiglio avranno presentato la loro relazione sulla situazione, verranno presi dei provvedimenti e verrà deciso il destino degli aiuti più consistenti, che in genere sono finalizzati a combattere la desertificazione e a far sì che il popolo possa vivere dei prodotti della terra in cui abita.

“Penso che sarebbe molto bello, in primo luogo, pregare affinché queste popolazioni non abbiano a soffrire per le terribili carestie del passato”, ha esortato monsignor Kasteel.

“Anche lo scorso anno ce ne è stata una in Niger – ha ricordato –. Quasi ogni anno c’è un pericolo di grande carestia, di grande mancanza di acqua o di altri gravi problemi”.

In secondo luogo, monsignor Kasteel chiede per quelle popolazioni un gesto di solidarietà attraverso l’invio di aiuti economici: attraverso la pagina web della Fondazione http://fjp2.zcp.bf o chiedendo informazioni all’indirizzo fond.jp2@cenatrin.bf .

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ZENIT Staff

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