CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 19 gennaio 2007 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha incoraggiato questo venerdì la collaborazione dei vari Paesi nella ricostruzione del Libano, dopo la guerra dell’estate scorsa.
Allo stesso modo, ha promosso un dialogo tra tutte le parti che compongono la società libanese, che ha poco meno di quattro milioni di abitanti, per il 40% circa cristiani.
Il Papa ha affrontato la situazione del Paese del Medio Oriente ricevendo le lettere credenziali del nuovo ambasciatore della Turchia, Muammer Doðan Akdur.
“Come ho ricordato recentemente ad Ankara, la Santa Sede riconosce il ruolo specifico della Turchia e la sua situazione geografica e storica di ponte tra i continenti asiatico ed europeo e di crocevia di culture e religioni”, ha spiegato il Papa nel suo discorso scritto in francese.
La Santa Sede, ha aggiunto, “apprezza l’impegno del suo Paese nel seno della comunità internazionale a favore della pace, in particolare la sua azione a favore della ripresa dei negoziati in Medio Oriente e il suo coinvolgimento attuale in Libano per aiutare la ricostruzione del Paese devastato dalla guerra e per permettere il dialogo costruttivo tra tutte le parti che compongono la società libanese”.
Secondo il Vescovo di Roma, “la Santa Sede segue sempre con grande attenzione le discussioni e gli sforzi intrapresi dalle Nazioni per risolvere tra loro, a volte con l’aiuto di Paesi terzi e di autorità regionali o internazionali, le situazioni di conflitto ereditate dal passato, così come le azioni per avvicinare i Paesi in associazioni o unioni politiche, culturali ed economiche”.