Cardinale Rodríguez Maradiaga: “Le sette sono un problema economico-politico”

Dichiarazioni su questa sfida pastorale

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ROMA, giovedì, 18 gennaio 2007 (ZENIT.org).- Le sette sono una sfida per la Chiesa in America Latina e non sono solo un problema religioso, ma anche economico e politico.

Lo ha affermato questo martedì il Cardinale Óscar Rodríguez Maradiaga, SDB, in una conferenza sulla Quinta Conferenza Generale dell’Episcopato Latinoamericano – che Benedetto XVI inaugurerà il 13 maggio ad Aparecida (Brasile) – nella residenza dell’ambasciatore argentino presso la Santa Sede.

Per il Cardinale Rodríguez Maradiaga, l’idea che le sette in America Latina siano “denominazioni religiose importate da altri Paesi, come gli Stati Uniti, non è più esatta, perché le sette sono diventate un prodotto autoctono”.

“All’improvviso appare una Chiesa che chiede la decima (il 10% degli introiti, ndr.)”, ha osservato, ma “non sono più sette, sono affari”, ha detto portando l’esempio di numerosi gruppi religiosi che nascono in America Centrale.

Sono diventate anche una questione politica, ha avvertito: “Alcuni hanno la pretesa di arrivare al potere” e i politici finiscono “per cercare il voto degli evangelici”. In molti Paesi dell’America Latina, ha spiegato, “evangelico è un concetto che comprende tutto, quelli che lo sono e quelli che non lo sono”.

Le sette sono “una sfida per un modello pastorale che si applica alle parrocchie e che è esaurito”, ha confessato.

“Dobbiamo essere creativi, andare dalla gente e non aspettare che la gente venga da noi: è quello che fanno le sette, a volte il loro approccio è più caldo, sono i primi a visitare i malati”, ha spiegato.

Il Cardinale ha riconosciuto che se c’è una parrocchia cattolica con 100.000 fedeli e un solo sacerdote è difficile che questi possa essere il primo ad andare a far visita ai malati, ma ha fatto appello alla corresponsabilità dei laici.

Il porporato, ex presidente del Consiglio Episcopale Latinoamericano, ha denunciato che nelle parrocchie cattoliche esista un “padrinaggio parrocchiale” per cui il sacerdote stabilisce “qui comando io”. “Ciò richiede un cambiamento profondo e un laicato organizzato”, ha proposto.

L’ambasciatore dell’Argentina presso la Santa Sede, Carlos Luis Custer, presentando il Cardinale Rodríguez Maradiaga, ha constatato che è una persona che crea “molte aspettative dentro e fuori la Chiesa” e lo ha definito un “gran sacerdote”.

La conferenza del porporato e Arcivescovo di Tegucigalpa si inserisce nel ciclo di incontri che l’Ambasciata della Repubblica Argentina presso la Santa Sede dirige in particolare al corpo diplomatico accreditato presso di questa.

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ZENIT Staff

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