CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 25 dicembre 2006 (ZENIT.org).- Di fronte alle innumerevoli notizie delle sofferenze dei cattolici nei Paesi del Medio Oriente, Benedetto XVI ha preso carta e penna per esprimere loro in una lettera la sua vicinanza.

Nel messaggio, firmato il 21 dicembre e pubblicato in occasione del Natale dalla Sala Stampa della Santa Sede, il Pontefice confessa inoltre il suo desiderio di poter visitare presto la Terra Santa.

Rivolgendosi al "piccolo gregge" di quei cristiani che vivono in società composte in larga maggioranza da credenti di altre religioni, il Papa ha constatato che quei Paesi sono “spesso sottoposti a manifestazioni di efferata violenza che, oltre a causare grandi distruzioni, colpiscono senza pietà persone inermi e innocenti”.

“La sofferenza in fondo accomuna tutti, e quando uno soffre deve sentire anzitutto il desiderio di capire quanto possa soffrire l’altro che si trova in una situazione analoga”, ha aggiunto.

“Nelle presenti circostanze, segnate da poche luci e da troppe ombre, è per me motivo di consolazione e di speranza sapere che le comunità cristiane del Medio Oriente, le cui intense sofferenze mi sono ben presenti, continuano ad essere comunità viventi e attive, decise a testimoniare la loro fede con la loro specifica identità nelle società che le circondano”.

Il Santo Padre spera “vivamente che la Provvidenza faccia sì che le circostanze permettano un mio pellegrinaggio nella Terra resa santa dagli avvenimenti della Storia della Salvezza”.

“Spero così di poter pregare a Gerusalemme ‘patria del cuore di tutti i discendenti spirituali di Abramo, che la sentono immensamente cara’”, ha affermato citando un’espressione di Giovanni Paolo II.

Papa Wojtyla ha visitato la Terra Santa nel marzo dell’anno del giubileo del 2000. Il suo predecessore, Paolo VI, aveva visitato Gerusalemme nel gennaio 1964.