MADRID, domenica, 25 giugno 2006 (ZENIT.org).- Il Segretario generale e portavoce della Conferenza Episcopale Spagnola (CEE), padre Juan Antonio Martínez Camino, è intervenuto venerdì ad una conferenza stampa per informare circa l’Assemblea Plenaria Straordinaria, conclusasi il 22 giugno, in cui è stato affrontato per la prima volta un solo tema: le sfide pastorali che pone la situazione attuale in Spagna.
Oltre ad alcune azioni già previste nel Piano Pastorale 2006-2010, alle quali i Vescovi hanno deciso di dare la priorità (iniziazione cristiana, cura della domenica, matrimonio e famiglia), si è anche stabilito di iniziare i lavori per una futura Istruzione Pastorale “sulla missione della Chiesa nella situazione attuale”.
Secondo quanto raccolto dall’agenzia Veritas, il portavoce ha rivelato che 50 dei 64 Vescovi presenti alla Plenaria hanno appoggiato l’elaborazione del documento, mentre 9 hanno votato contro, 3 si sono astenuti e 2 voti sono stati dichiarati nulli.
Il portavoce non ha dato importanza ai voti negativi ed ha ricordato che il documento “La Chiesa e la comunità politica” (1972) ha avuto più voti contrari (20) ma “nessuno lo mette in discussione”. In questo contesto, ha ritenuto necessario insistere sull’“unità dei Vescovi”, perché “nell’opinione pubblica si è diffusa l’idea che ci sono divisioni”.
Martínez Camino ha spiegato che l’Istruzione “affronterà tutte le questioni che destano preoccupazione”, similmente a quanto è stato fatto in altre occasioni (il portavoce ha alluso in questo senso al libro “ Moral Política ”, che raccoglie 9 documenti del magistero della CEE apparsi tra il 1972 e il 2002, cfr. ZENIT, 22 giugno 2006).
In questo contesto, potrebbe essere presente anche il tema dell’“unità della Spagna”, qualora si vedesse che “ci sono implicazioni morali”. Il portavoce ha difeso il “dovere” dei Vescovi di illuminare le realtà umane ed ha affermato che “quando non è stato fatto (e a volte non è stato fatto a sufficienza) se ne sono chieste le spiegazioni”.
Martínez Camino, ad ogni modo, ha dato per certo che l’Istruzione non sarà esclusivamente “sull’unità della Spagna”, anche se ha riconosciuto che questo tema figura “tra le preoccupazioni della società attuale e dei Vescovi”.
Allo stesso modo, ha detto che “l’unità” ha molti aspetti, ma che l’intenzione dei Vescovi non è affrontarla dal punto di vista politico, ma partendo dalle “implicazioni morali”. “Un’altra cosa sono le interpretazioni”, ha aggiunto.
Insieme al tema dell’“unità della Spagna”, l’Istruzione affronterà altre questioni che preoccupano i Vescovi, e su alcune delle quali la CEE si è già pronunciata in precedenza (Legge Organica sull’Istruzione, Legge sulla Riproduzione Assistita, Educazione alla Cittadinanza, ecc.).
Il Segretario e portavoce della CEE ha detto che non c’è ancora un’agenda di lavoro per l’elaborazione dell’Istruzione e che non è stata nemmeno fissata una data per il primo incontro.