“Essere Umani dall’inizio alla fine”: l’impegno cattolico al referendum sulla legge 40

Presentato un volume pubblicato dal Comitato “Scienza & Vita”, che si batté allora per l’astensione

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ROMA, venerdì, 16 giugno 2006 (ZENIT.org).- Martedì 13 giugno, insieme al Manifesto dell’Associazione “Scienza & Vita” è stato presentato a Roma il libro “Essere Umani dall’inizio alla fine” in cui si raccontano i retroscena, le attività ed i risultati della mobilitazione che ha portato, per la prima volta negli ultimi trenta anni, i cattolici insieme ad esponenti del mondo “laico” a vincere un referendum sui temi della difesa della vita.

Il libro, curato da Beatrice Rosati e pubblicato dal Comitato “Scienza & Vita”, racconta di come e perché 121 personalità del mondo scientifico, culturale, professionale, politico ed associativo, laici e cattolici hanno scelto l’astensione al voto sui referendum relativi alla legge 40/2004, come il migliore strumento a disposizione per fronteggiare la cultura anti-vita.

La seconda parte del libro spiega come è stato possibile competere con l’enorme potere mass mediatico dei sostenitori dei referendum. La terza parte del volume racconta della mobilitazione popolare, mentre la quarta parte riporta i risultati della vittoria del fronte a favore dell’astensione.

Nel volume vengono riportati i dati relativi alla battaglia mediatica condotta principalmente attraverso la rete internet: il solo sito www.comitatoscienzaevita.it in quattro mesi ha infatti avuto 398.883 contatti, per un totale di 2.269.365 pagine visitate e 607mila file scaricati.

Nelle oltre 200 pagine del sito era possibile trovare 3.935 articoli di rassegna stampa, 298 documenti scientifici, 80 pagine di segnalazione di eventi nazionali e locali, 25 pagine di notizie e oltre 100 domande poste dal pubblico con relative risposte.

La newsletter, diffusa nei mesi di battaglia referendaria e il cui primo numero risale al 22 aprile 2005, ha registrato più di 60.000 iscritti nel giro di un paio di mesi.

Dal punto di vista organizzativo si sono costituiti dal primo di marzo al 12 di giugno 300 comitati locali, che hanno organizzato 1.005 incontri, di cui 686 informativi, 159 tavole rotonde, 39 convegni e 121 incontri di altra natura.

Le regioni con il più alto numero di comitati e di relativi incontri sono state la Puglia con 72 comitati, la Lombardia con 40, l’Emilia Romagna con 30, la Sicilia con 29, il Lazio con 20, la Toscana con 18, la Campania con 15 e il Veneto con 14. Tutte le altre regioni hanno registrato un numero di comitati inferiori alla decina.

Al Comitato nazionale di “Scienza & Vita” hanno aderito spontaneamente 226 docenti universitari, 266 politici, 159 sacerdoti e suore, 1.350 professionisti e dirigenti, 120 presidenti di associazioni, 3.204 singoli cittadini e 67 associazioni.

Nella conclusione, il libro riflette sul fatto che, sebbene la stampa nazionale e locale, le emittenti radiotelevisive, il mondo accademico e culturale, il mondo delle imprese e dello spettacolo, fossero schierati a favore dei referendari, a decidere le sorti della battaglia è stata la decisione dei comitati “Scienza & Vita” di parlare con ogni persona.

Alla fine l’aver riposto fiducia nella capacità delle persone di capire la gravità dei valori in gioco e la disponibilità a confrontarsi e spiegare la verità ha prodotto buoni frutti, si spiega.

“Perché – conclude il libro – la sfida riguardava il modo di concepire l’umanità e lo stesso destino della nostra civiltà”.

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ZENIT Staff

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