Benedetto XVI spiega ai giovani d’Olanda come conoscere Cristo

Attraverso la preghiera, l’Eucaristia e il sacramento della Riconciliazione

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CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 28 novembre 2005 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha spiegato ai giovani d’Olanda il modo per conoscere Cristo nel messaggio inviato alla I Giornata Nazionale della Gioventù Cattolica tenutasi questa domenica a Nieuwegein.

Complimentandosi per la “felice iniziativa”, il Pontefice ha ricordato ai giovani che Gesù è il loro “vero amico e Signore” e li ha esortati ad “entrare in un rapporto di vera amicizia con Lui”.

“Egli vi attende e solo in Lui troverete la felicità”, ha scritto il Santo Padre, aggiungendo che il Signore “non desidera altro se non che siate realmente felici”.

“Quanto è facile accontentarsi dei piaceri superficiali che l’esistenza quotidiana ci offre – ha osservato Benedetto XVI –; quanto è facile vivere solo per se stessi, apparentemente godendosi la vita! Ma prima o poi ci si rende conto che non si tratta di vera felicità, perché questa sta molto più in profondità: la troviamo soltanto in Gesù”.

Il Vescovo di Roma ha quindi invitato i partecipanti alla I Giornata Nazionale della Gioventù Cattolica ad intrattenere con Cristo “una relazione intensa e costante nella preghiera” e, per quanto è possibile, a trovare “momenti propizi” durante la giornata “per restare esclusivamente in sua compagnia”.

“Se non sapete come pregare, chiedete che sia Lui stesso ad insegnarvelo e domandate alla sua celeste Madre di pregare con voi e per voi”, ha aggiunto, ricordando che la recita del Rosario può aiutare “ad imparare l’arte della preghiera con la semplicità e la profondità di Maria”.

Ribadendo l’importanza dell’Eucaristia, il Papa ha scritto ai giovani che la partecipazione a questo sacramento, “in cui Gesù dà se stesso per noi”, deve essere “al cuore” della loro vita.

“Egli, che è morto per i peccati di tutti, desidera entrare in comunione con ciascuno di voi, bussa alla porta del vostro cuore per donarvi la sua grazia – ha spiegato –. Andate all’incontro con Lui nella Santa Eucaristia, andate ad adorarlo nelle chiese e restate inginocchiati davanti al Tabernacolo: Gesù vi colmerà del suo amore e vi manifesterà i pensieri del suo Cuore”.

“Se vi porrete in ascolto – ha proseguito il Pontefice –, sperimenterete in modo sempre più profondo la gioia di far parte del suo Corpo mistico, la Chiesa, che è la famiglia dei suoi discepoli stretti dal vincolo dell’unità e dell’amore”.

“Imparerete inoltre, come dice l’apostolo Paolo, a lasciarvi riconciliare con Dio”.

“Confessando con umiltà e verità i peccati riceverete il perdono di Dio stesso mediante le parole del suo ministro. Quale grande opportunità ci ha dato il Signore con questo Sacramento per rinnovarci interiormente e progredire nella nostra vita cristiana! Vi raccomando, fatene costantemente buon uso!”, ha esortato.

Seguendo Gesù, ha poi continuato, non ci si sente mai soli perché si fa parte della Chiesa, “che è una grande famiglia nella quale potete crescere nell’amicizia vera con tanti fratelli e sorelle nella fede, disseminati in ogni parte del mondo”.

“Gesù ha bisogno di voi per ‘rinnovare’ l’odierna società – ha proseguito il Papa rivolgendosi ai giovani –. Preoccupatevi di crescere nella conoscenza della fede per essere suoi autentici testimoni. Dedicatevi a comprendere sempre meglio la Dottrina cattolica: anche se talora a guardarla con gli occhi del mondo può sembrare un messaggio non facile da accettare, c’è in essa la risposta appagante per i vostri interrogativi di fondo”.

“Abbiate fiducia nei Pastori che vi guidano, Vescovi e sacerdoti; inseritevi attivamente nelle parrocchie, nei movimenti, associazioni e comunità ecclesiali, per sperimentare insieme la gioia di essere seguaci di Cristo”.

Chiedendo loro di accogliere “generosamente la chiamata del Signore”, che prospetta “grandi ideali in grado di rendere bella e piena di gioia” la vita, il Pontefice ha concluso il suo messaggio ricordando ai giovani che “solo rispondendo positivamente al suo appello, per quanto esigente possa sembrarvi, è possibile incontrare la felicità e la pace del cuore”.

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ZENIT Staff

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