Convegno nazionale dei delegati per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso

Si terrà a Roma dal 27 al 30 novembre

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ROMA, venerdì, 25 novembre 2005 (ZENIT.org).- Dal 27 al 30 novembre si terrà a Roma il Convegno nazionale dei delegati diocesani per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso sul tema “Ebraismo, cristianesimo, Islam. Riflessioni e prospettive pastorali”.

L’incontro, promosso dalla Commissione per l’Ecumenismo e il Dialogo della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), si aprirà con una testimonianza del Rabbino capo emerito di Roma Elio Toaff e con un intervento del Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani, sul 40° anniversario della promulgazione della “Nostra Aetate”.

Nella parte dedicata al cristianesimo, si affronteranno i dialoghi tra il cattolicesimo e l’ortodossia e le altre Chiese e Confessioni cristiane. Sempre in questo contesto Gianni Long, Presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, presenterà la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio) che avrà per tema “Se due o tre si riuniscono per invocare il mio nome, io sono in mezzo a loro”.

Nella parte del programma dedicata invece ai rapporti con l’ebraismo interverranno il Rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, e il Rabbino capo di Milano, Giuseppe Laras, mentre per l’Islam è previsto anche l’intervento di Allam Fouad Khaled, docente di sociologia del mondo musulmano.

Concluderà l’incontro il Segretario Generale del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (Ccee), monsignor Aldo Giordano, con una presentazione del cammino di preparazione della Terza Assemblea Ecumenica Europea che culminerà con una assemblea da tenersi a Sibiu, in Romania, dal 4 all’8 settembre 2007 sul tema “La luce di Cristo illumina tutti. Speranza di rinnovamento e di unità in Europa”.

In una intervista all’agenzia dell’episcopato italiano, “Sir”, monsignor Vincenzo Paglia, Presidente del Segretariato CEI per l’Ecumenismo e il Dialogo, ha ricordato che il contesto di quest’anno in cui si celebrano i 40 anni del Concilio Vaticano II e della “Nostra Aetate” è “tempo non solo di bilanci del cammino fatto sino ad ora ma proprio alla luce della lunga strada percorsa insieme”.

“Sentiamo l’urgenza di una nuova spinta sia in campo ecumenico che nel campo del dialogo interreligioso, tanto più che i mutati scenari rispetto a quelli del dopo Concilio rendono questi testi conciliari ancora più attuali e quindi profetici”, ha aggiunto.

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ZENIT Staff

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