CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 17 novembre 2005 (ZENIT.org).- Padre Richard Ho Lung, fondatore e guida dei Missionari dei Poveri, ha manifestato il “profondo dolore provato nell’animo” per la morte a colpi di arma da fuoco di due suoi confratelli missionari, avvenuta il 27 ottobre.
La comunità cattolica giamaicana è rimasta molto commossa dalla morte dei fratelli Marco Laspuna e Suresh Barwa, rispettivamente di 22 e 31 anni, avvenuta a Kingston, la capitale del Paese.
“Piango la loro morte come un padre, insieme a tutti i miei figli spirituali che sono con noi in Giamaica, rattristati per la perdita dei loro fratelli”, ha scritto il sacerdote in un messaggio recapitato a ZENIT dall’associazione “Aiuto alla Chiesa che Soffre”.
Nonostante questo, padre Ho insiste sul fatto che la sua congregazione proseguirà la propria opera, offrendo aiuto ai malati di AIDS e rifugio a quanti non hanno una casa.
“Il mattino dopo la loro morte”, ha spiegato, “sono andato in tutti i nostri centri – Centro di Fede, Luogo del Signore, Casa di Betlemme, Buon Pastore e Pozzo di Giacobbe –, dove assistiamo 500 Giamaicani… mi hanno ricevuto con un sorriso”.
Non c’è ancora alcuna spiegazione per i colpi mortali che hanno ucciso i due missionari. Dopo aver ammesso che i cattolici sono molto “odiati” in alcune zone dell’isola, padre Ho ha quindi affermato che la polizia non ha ancora scoperto nulla degli assassini.
“E’ stato un incidente?”, si è chiesto.
“Non lo sappiamo; gli investigatori stanno studiando accuratamente tutte le possibilità”.
Il fondatore dei Missionari dei Poveri collega le morti al collasso in corso della legge e dell’ordine: “Come padre dei miei fratelli e dei bisognosi, chiedo di pregare in questa Nazione perché cessi la violenza”.
Il sacerdote ha descritto come la gente di Kingston sia rimasta ipnotizzata dall’ampia copertura mediatica di queste morti: “Centinaia, anche migliaia di Giamaicani hanno manifestato la propria commozione nelle strade”, ha affermato.
Nato in Giamaica da genitori cinesi, padre Richard Ho Lung, 66 anni, dopo essersi convertito dal buddismo al cattolicesimo è stato ordinato sacerdote nel 1971 e ha fondato l’ordine dei Missionari dei Poveri nel 1981.