Charles de Foucauld (1858-1916)

CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 9 novembre 2005 (ZENIT.org).- Pubblichiamo di seguito la biografia distribuita dalla Santa Sede sul Servo di Dio Charles de Foucauld, che verrà beatificato domenica 13 novembre.

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CHARLES DE FOUCAULD (Fratel Carlo di Gesù) nasce a Strasburgo in Francia, il 15 settembre 1858. Orfano a 6 anni, è cresciuto assieme a sua sorella Marie dal nonno, del quale seguirà la carriera militare.

Nell’adolescenza si allontana dalla fede. Conosciuto come amante del piacere e della vita facile, rivela, nonostante tutto, una forte e costante volontà nei momenti difficili.

Intraprende una pericolosa esplorazione in Marocco (1883-1884). La testimonianza della fede dei musulmani risveglia in lui questo interrogativo: Ma Dio, esiste? — «Mio Dio, se esistete, fate che Vi conosca».

Rientrato in Francia, colpito dalla discreta ed affettuosa accoglienza della sua famiglia, profondamente cristiana, si mette in ricerca e chiede ad un sacerdote di istruirlo. Guidato da Don Huvelin ritrova Dio nell’ottobre del 1886. Ha 28 anni. «Come credetti che c’era un Dio, compresi che non potevo far altro che vivere per Lui solo».

Un pellegrinaggio in Terra Santa gli rivela la sua vocazione: seguire ed imitare Gesù nella vita di Nazareth. Vive 7 anni alla Trappa, prima a Nostra Signora delle Nevi, poi ad Akbès in Siria. In seguito vive solo, nella preghiera, nell’adorazione, in una grande povertà, presso le Clarisse di Nazareth.

Ordinato sacerdote a 43 anni (1901), nella Diocesi di Viviers, si reca nel deserto algerino del Sahara, prima a Beni Abbès, povero tra i più poveri, poi più a Sud a Tamanrasset con i Tuaregs dell’Hoggar. Vive una vita di preghiera, meditando continuamente la Sacra Scrittura, e di adorazione, nell’incessante desiderio di essere, per ogni persona il «fratello universale», viva immagine dell’Amore di Gesù.«Vorrei essere buono perché si possa dire: Se tale è il servo, come sarà il Maestro?». Vuole «gridare il Vangelo con la sua 14 vita». La sera del 1° dicembre 1916 è ucciso da una banda di predoni di passaggio.

Il suo sogno è sempre stato quello di condividere la sua vocazione con altri: dopo aver scritto diverse regole di vita religiosa, ha pensato che questa «Vita di Nazareth» potesse essere vissuta da tutti ed ovunque. Oggi la «famiglia spirituale di Charles de Foucauld» comprende diverse associazioni di fedeli, comunità religiose ed istituti secolari di laici o sacerdoti sparsi nel mondo intero.

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ZENIT Staff

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