A Torino e Perugia segnali di intolleranza anticattolica

TORINO, domenica, 6 novembre 2005 (ZENIT.org).- Una chiesa profanata a Torino, scritte sui muri offensive e violente all’Università della città sabauda e un festival dello sbattezzo a Perugia, sono alcuni fatti che mostrano l’emergere di un clima di intolleranza contro la Chiesa e la comunità cattolica.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Sabato 22 ottobre durante la Messa vespertina un centinaio di manifestanti hanno assalito la Chiesa del Carmine di Torino. Un petardo é stato fatto esplodere in Chiesa durante la celebrazione. Decine di ragazzi hanno urinato sulla facciata della Chiesa in segno di disprezzo. Infine la splendida facciata settecentesca della Chiesa è stata imbrattata con scritte: “Nazi-Ratzinger” e “Con le budella dei preti impiccheremo Pisanu”.

Il Cardinale Severino Poletto, Arcivescovo di Torino, ha espresso il proprio disappunto nei riguardi di manifestazioni che calpestano i diritti degli altri negli editoriali dei due settimanali cattolici “la Voce del Popolo” e “Il Nostro tempo”, pubblicati domenica 28 ottobre.

Il porporato non solo ha manifestato “la ferma condanna di questi episodi di teppismo che Torino, città civile ed attenta ad ogni forma di povertà non merita, ma ha anche auspicato che quando in democrazia si vuole pubblicamente manifestare le proprie idee non deve essere concesso di farlo calpestando i diritti degli altri e tanto meno offendendo in modo così volgare i valori e i simboli della nostra religione cattolica”.

Dal canto suo, il parroco della Madonna del Carmine, don Mario Cuniberto, ha invece scritto su “Il Nostro tempo”: “Sono profondamente addolorato di quanto è accaduto, soprattutto perché é un segno della profonda scristianizzazione del mondo giovanile: le scritte ingiuriose e gli atti di profondo disprezzo che le hanno accompagnate sono accaduti mentre veniva celebrata la Messa vespertina della Giornata missionaria mondiale”.

“Essi sono state per noi un fortissimo richiamo ad essere personalmente ‘missionari’ e cioè testimoni di Gesù e dei valori che ha portato al mondo in questo tempo difficile, soprattutto in mezzo ai giovani, come instancabilmente ci insegna con lucida e serena intelligenza Papa Benedetto XVI”, ha aggiunto il parroco.

Un altro sacerdote, don Salvatore Vitiello, è stato testimone diretto e ha commentato: “Un gesto inconcepibile, un gravissimo attacco alla religione cattolica. Va bene, la libertà di manifestare, ma non si devono calpestare i diritti altrui e oltraggiare il sentimento religioso della popolazione”.

Nelle notti tra sabato 22 e domenica 23 ottobre nel corso dell’occupazione dell’Università di Palazzo Nuovo di Torino, le bacheche degli organismi di rappresentanza studentesca sono state imbrattate e distrutte da un gruppo di studenti che manifestava contro la riforma scolastica.

Le bacheche recavano scritte come “Abortiamo la Chiesa”, “Viva la pillola abortiva”; e frasi ancora più ingiuriose nei confronti di Dio, Giovanni Paolo II, il Cardinale Camillo Ruini, l’Opus Dei e don Luigi Giussani.

A Perugia tra venerdì e domenica scorsa (28 – 30 ottobre) si è svolto “il meeting anticlericale” organizzato dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar), che conta in Italia mille iscritti ed è molta attiva nell’organizzare campagne e iniziative contro la Chiesa cattolica tra le quali: “L’associazione per lo sbattezzo”, il “Darwin day” , “la settimana anticoncordataria” e la “settimana antigiubileo”.

Nel corso della conferenza stampa di presentazione, gli organizzatori del meeting anticlericale, hanno lamentato l’ingerenza del Vaticano nella vita politica del Paese e criticato il Pontefice Benedetto XVI per quanto da lui sostenuto circa i diritti umani fondamentali derivanti direttamente dal Creatore e non creati dal legislatore.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione