Caritas Italiana ai Capi di Stato al Vertice ONU: “I poveri non possono aspettare”

ROMA, mercoledì, 14 settembre 2005 (ZENIT.org).- In occasione dell’apertura della sessantesima Assemblea Generale delle Nazioni Unite sugli Obiettivi di sviluppo del Millennio, la Caritas Italiana ha lanciato un appello ai Capi di Stato ricordando che “i poveri non possono aspettare”.

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Dopo il G8 di Gleneagles (Scozia), tenutosi dal 6 all’8 luglio scorsi sulla cancellazione del debito ai Paesi poveri, l’incontro aperto questo mercoledì a New York rappresenta uno degli appuntamenti cruciali di quest’anno sulla mobilitazione globale contro la povertà.

In un comunicato diffuso dalla Caritas Italiana si afferma che il primo bilancio sullo stato di attuazione degli obiettivi di sviluppo del millennio “si preannuncia negativo, dal momento che la maggior parte dei Paesi più ricchi non ha adottato le misure necessarie per raggiungerli: raddoppio del volume dell’aiuto pubblico allo sviluppo, cancellazione del debito dei Paesi in via di sviluppo e promozione di riforme per un commercio più equo”.

“Dopo la grande mobilitazione a cui la comunità internazionale ha assistito in occasione del G8 di luglio, che ha portato a risultati positivi ma parziali, gli 8 obiettivi del millennio sono nuovamente al centro dell’attenzione”, continua la nota inviata alla redazione di ZENIT.

Lo scorso gennaio al Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre, CIDSE (Cooperazione Internazionale per lo Sviluppo e la Solidarietà) e Caritas Internationalis avevano lanciato una Campagna con l’obiettivo di ricordare ai Governi del G8 gli impegni assunti nel 2000 con la firma della Dichiarazione del Millennio per la lotta alla povertà.

In seguito, in occasione del vertice di luglio, la Caritas italiana insieme a Volontari nel mondo – FOCSIV ed in collaborazione con le principali associazioni del mondo cattolico, avevano lanciato una nuova iniziativa volta a sensibilizzare sul tema della cancellazione del debito estero dei Paesi poveri, attraverso una cartolina da spedire al primo ministro inglese Tony Blair e al premier italiano Silvio Berlusconi.

“Gli organismi che promuovono la Campagna si augurano che questo summit sappia rispondere al bisogno sempre più impellente di un impegno concreto in favore dei più poveri, oltre che alle attese di migliaia di persone – 350mila nel mondo, 100mila solo in Italia -”, conclude infine la nota.

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ZENIT Staff

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