Calcutta celebra l’eredità di Madre Teresa nel giorno della sua festa

“E’ ancora viva”, riconosce suor Nirmala Joshi, che le è succeduta

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CALCUTTA, lunedì, 5 settembre 2005 (ZENIT.org).- Otto anni dopo la sua morte, tra i fedeli – anche di altri credo – è palpabile l’eredità di Madre Teresa di Calcutta: “Tutti gli uomini hanno bisogno di amare ed essere amati”, ha riconosciuto suor Nirmala Joshi questo lunedì, giorno della memoria liturgica della beata.

Suor Nirmala è succeduta a Madre Teresa alla guida della Congregazione da lei fondata nel 1950.

“Oggi è un giorno bellissimo, ora è il momento di rinnovare il nostro desiderio e l’impegno a camminare nell’amore, portare la pace agli altri e vivere in armonia nel mondo”, ha spiegato suor Nirmala ad “AsiaNews” descrivendo il giorno della festa di Madre Teresa.

Questo lunedì è un giorno di grandi celebrazioni, sottolinea l’agenzia del Pontificio Istituto Missioni Estere. Alle 6.00 l’Arcivescovo emerito di Calcutta Henry D’Souza ha celebrato un’Eucaristia.

“La funzione era molto affollata e hanno partecipato anche molte persone di altre religioni: tutti sono venuti per pregare la Madre e per la sua canonizzazione”, ha osservato la Superiora generale delle Missionarie della Carità.

“La gente continua a venerarla e a parlare di lei al presente come se potesse apparire da dietro l’angolo ad ogni momento”, ha aggiunto.

“È sorprendente accorgersi come ogni uomo, chiunque egli sia, senta il bisogno di amare e essere amato; è questa l’eredità della Madre”, ha sottolineato.

Per commemorare l’amore e la dedizione di Madre Teresa nei confronti dei più reietti, questo lunedì le Missionarie della Carità hanno servito un “Pasto speciale” per i poveri. Ad aiutarle vi erano anche numerosi volontari di ogni credo.

“Queste persone – ha spiegato suor Nirmala – vivono come un privilegio il fatto di poter collaborare con la nostra missione e mettono nel loro lavoro grande amore e gioia”.

L’iniziativa ha preso il via il giorno della beatificazione di Madre Teresa, il 19 ottobre 2003. “Da allora il ‘Pasto speciale’ viene servito ogni anno in tutte le case dell’Ordine”.

Secondo suor Nirmala, sia Madre Teresa che “il suo caro amico” Giovanni Paolo II “sono felici in questo momento e ci guardano dal paradiso”.

Nel frattempo prosegue la causa di canonizzazione di Madre Teresa: “Ogni giorno riceviamo centinaia di lettere da persone che documentano ‘grazie speciali’ ricevute per intercessione della Beata, ma aspettiamo ancora che uno di questi venga riconosciuto come miracolo”, ha sottolineato la superiora.

Suor Nirmala ha concluso ricordando a tutti che “abbiamo ormai per sempre un’amica in cielo che prega per noi”.

“Sono albanese di sangue, indiana di cittadinanza. Per quel che attiene alla mia fede, sono una suora cattolica. Secondo la mia vocazione, appartengo al mondo. Ma per quanto riguarda il mio cuore, appartengo interamente al Cuore di Gesù”, diceva la beata Madre Teresa, nata a Skopje (nell’attuale Macedonia) il 26 agosto 1910.

La memoria liturgica di Madre Teresa di Calcutta si celebra il 5 settembre in ricordo del giorno della sua morte, avvenuta nel 1997 a Calcutta.

La fonte “ufficiale” sulla figura della beata è il “Centro Madre Teresa di Calcutta” (MTC), presente in Internet con il suo sito www.motherteresa.org.

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ZENIT Staff

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