BATON ROUGE (Louisiana), giovedì, 1° settembre 2005 (ZENIT.org).- L’Arcivescovo di New Orleans, Alfred Hughes, ha incontrato il Governatore della Louisiana e i leader religiosi per pregare per i sopravvissuti e le vittime dell’uragano “Katrina”.
“Siamo sopraffatti, non sappiamo come reagire”, ha affermato il prelato a Baton Rouge, secondo quanto riportato dal quotidiano Times-Picayune.
L’Arcivescovo ha suggerito di trovare conforto nella preghiera. Il prelato ha letto un brano tratto dalla Lettera di San Paolo ai Romani: “Noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio… se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?”.
Il Governatore Kathleen Blanco ha concordato. “In questo momento abbiamo bisogno di un potere superiore”, ha affermato. “Ci sono molte persone per le quali pregare”.
Il Governatore ha chiesto ai residenti di trascorrere la giornata in preghiera.
“Sarebbe la cosa migliore per calmare il nostro spirito e ringraziare Nostro Signore perché siamo ancora vivi”, ha aggiunto. “Lentamente, gradualmente, recupereremo; sopravvivremo; ricostruiremo”.
Migliaia di dispersi
Il sindaco di New Orleans, Ray Nagin, ha affermato nel frattempo che l’uragano ha probabilmente ucciso migliaia di persone nella città. Due argini sono crollati il giorno successivo a quello in cui l’uragano aveva colpito la zona, allagando la città che si trova ora sotto il livello del mare.
Sembra che almeno 100 persone siano morte nel vicino Stato del Mississippi.
“Catholic Charities U.S.A” – le Caritas statunitensi – sta preparando aiuti per il processo di ricostruzione della costa del Golfo del Messico.
“La missione di Catholic Charities U.S.A. è di ricostruire vite; il nostro compito è la risposta a lungo termine ai disastri”, ha detto a ZENIT la portavoce Shelly Borysiewicz.
“Non stiamo cercando di decidere quale sia la risposta migliore, se fornire alloggi, far stabilire le persone in altre città o procurare lavoro”, ha spiegato. “Noi siamo qui perché la strada sarà lunga”.
In situazioni di emergenza come quella che si verifica dopo un uragano, “Catholic Charities U.S.A.” offre consulenza psicologica, alloggi temporanei o facilitazioni per alloggi e finanziamenti in contanti d’emergenza a chi ha perso il proprio lavoro, ha ricordato la Borysiewicz.
Programmi d’aiuto
Catholic Charities U.S.A. ha un sito web per gli aiuti alle vittime della sciagura:
www.catholiccharitiesusa.org/news/katrina.cfm. I telefoni “non hanno smesso di suonare”, ha proseguito la portavoce.
“Una volta stabilite le singole necessità, distribuiremo tutte le donazioni alle agenzie delle Catholic Charities locali nelle aree colpite dall’uragano Katrina”, ha continuato.
I Vescovi statunitensi hanno chiesto alle diocesi di istituire una raccolta speciale per le vittime dell’uragano, da distribuire attraverso Catholic Charities U.S.A.
Nel frattempo, il Consiglio Supremo dei Cavalieri di Colombo, con sede nel Connecticut, ha fornito aiuti iniziali per le vittime dell’uragano in Louisiana, Mississippi, Alabama e Florida.
Ai membri dei Cavalieri di Colombo e alla popolazione in generale è stato chiesto di effettuare donazioni ad un fondo per le vittime del disastro amministrato dalle organizzazioni caritative dei Cavalieri di Colombo.
I donatori degli Stati Uniti possono inviare i propri assegni a:
Knights of Columbus Charities USA Inc.
Gift Processing Center
PO Box 9028
Pittsfield, MA 01202-9028
Attn: Hurricane Katrina Relief.
I donatori del Canada possono inviare assegni a:
Knights of Columbus Canada Charities Inc.
Gift Processing Center
PO Box 7252 Station A
Toronto, ON, M5W 1X9
Attn: Hurricane Katrina Relief.
I Cavalieri, la maggiore organizzazione cattolica laica del mondo, hanno affermato che il 100% dei contributi sarà direttamente impiegato per aiutare le vittime dell’uragano e che tutte le donazioni alle istituzioni caritative dei Cavalieri di Colombo sono deducibili dalle tasse.