CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 10 giugno 2005 (ZENIT.org).- Tra le priorità dell’evangelizzazione, Benedetto XVI ha chiesto ai Vescovi dei Paesi dell’Africa del sud di prestare particolare attenzione alla selezione e alla formazione dei candidati al sacerdozio.
E’ stato uno degli impegni fondamentali che il Santo Padre ha sottolineato questo venerdì nell’incontrarsi con i presuli di Sudafrica, Botswana, Swaziland, Namibia e Lesotho, a conclusione della loro visita “ad limina apostolorum” a Roma.
“I Vescovi hanno una responsabilità particolare di assicurare che questi ‘evangelizzatori insostituibili’ abbiano la necessaria preparazione spirituale, dottrinale e morale”, ha affermato il Santo Padre ricordando “i molti sacerdoti, religiosi e laici, uomini e donne, che hanno donato la propria vita a questo nobile scopo”.
Dopo aver constatato il decisivo aumento delle vocazioni al sacerdozio nell’Africa sub-sahariana, il Vescovo di Roma ha ricordato ai Vescovi che è loro “grande responsabilità aiutarli a diventare uomini dell’Eucarsitia”.
“I sacerdoti sono chiamati a lasciare tutto e a diventare sempre più devoti al Santissimo Sacramento, conducendo uomini e donne a questo mistero e alla pace a cui porta”, ha spiegato.
Per questo, ha incoraggiato i pastori dell’Africa del sud “a selezionare coscienziosamente i candidati al sacerdozio”.
“Allo stesso modo questi giovani uomini dovrebbero essere formati con grande cura per garantire che siano preparati alle tante sfide che dovranno affrontare, aiutandoli a manifestare in parole ed opere la pace e la gioia del nostro Signore e Salvatore”, ha spiegato.
Secondo Benedetto XVI, “un mondo pieno di tentazioni ha bisogno di sacerdoti totalmente dediti alla loro missione”.
“Di conseguenza, viene chiesto loro in modo molto speciale di aprirsi completamente al servizio degli altri come ha fatto Cristo abbracciando il dono del celibato”, ha affermato.
I Vescovi dovrebbero assisterli assicurando che “questo dono non diventi mai un peso, ma rimanga sempre un dono – ha osservato il Papa –. Uno dei modi in cui questo può essere raggiunto è quello di riunire i ministri della parola e del sacramento per l’educazione continua, i ritiri e i giorni di raccoglimento”.