ROMA, sabato, 9 aprile 2005 (ZENIT.org).- Pubblichiamo di seguito una selezione di messaggi e reazioni inviati all’indomani della morte di Giovanni Paolo II da Conferenza episcopali ed esponenti della Chiesa cattolica di tutto il mondo.


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Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana

“Chiediamo a tutti di raccogliersi in preghiera perché il Papa, che fin dall’inizio del suo pontificato ha invitato a spalancare le porte a Cristo, possa ora ricevere l’abbraccio di Lui, il Signore della vita, che egli ha annunciato in modo instancabile ad ogni uomo e in ogni angolo della Terra. La nostra preghiera si fa anche espressione di sentita gratitudine a Dio, per i doni straordinari che ha fatto alla Chiesa e al mondo attraverso la persona e l’insegnamento di Giovanni Paolo II”.

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Vescovo William S. Skylstad, Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti

“Come pastore, il Papa Giovanni Paolo ha voluto esercitare il suo ministero in modo diretto, nonostante le grandi distanze da dover percorrere. Sia che visitava le parrocchie della sua Diocesi di Roma sia che si recava in luoghi distanti come l’Oceania, questo pastore traeva sempre forza ed energia dallo stare insieme al suo gregge. Negli Stati Uniti ricorderemo per lungo tempo con gioia le sue cinque lunghe visite. Nelle sue innumerevoli visite pastorali attraverso il mondo egli ha proclamato instancabilmente l’impegno della Chiesa per la pace, per lo sviluppo sostenibile e la solidarietà umana. Attraverso i suoi viaggi, Giovanni Paolo II è diventato il primo cittadino del mondo”.

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Arcivescovo Sean P. O’Malley, Arcivescovo di Boston

“Durante l’Anno Santo del 2000, il Santo Padre ha esortato tutti a ‘spalancare le porte a Cristo’, per seguire Cristo non per un obbligo ma per amore. La vita del Papa Giovanni Paolo II ha rispecchiato questa esortazione, mentre ogni giorno egli si rendeva disponibile ad essere uno strumento di verità intransigente sulle problematiche morali ed etiche della nostra cultura. Prego il Signore che riversi grazie in abbondanza su questo Suo servo fedele e che lo accolga nella luce eterna e nella pace del regno Celeste”.

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Cardinale Edward Egan, Arcivescovo di New York

“Egli ha portato il Vangelo ad ogni angolo del mondo, proclamando la dignità di ogni essere umano, i diritti dei poveri e i mali della guerra ‘nei momenti opportuni e inopportuni’. In breve, egli è stato un degno successore dei pescatori di Galilea sui quali il Signore ha costruito la Sua Chiesa”.

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Cardinale Francis George, Arcivescovo di Chicago

“L’autorità morale proviene dalla funzione, ma anche dal carattere personale. Karol Wojtyla è stato un superstite della Polonia occupata dal nazismo e dal successivo governo comunista. Egli è stato uno sportivo, un attore, un filosofo e un poeta. Queste cose attiravano l’attenzione della gente in un modo nuovo, ed ha utilizzato tutto ciò che egli era per dirigere l’attenzione oltre se stesso, verso Colui di cui era diventato vicario. Negli ultimi anni egli ha diretto l’attenzione verso Cristo mediante la sua pubblica manifestazione di fortezza nella sofferenza, che lo ha reso ancor più conforme a Cristo”.

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Arcivescovo Charles J. Chaput, Arcivescovo di Denver

“Papa Giovanni Paolo II ha incarnato le maggiori qualità del Concilio Vaticano Secondo: una profonda fedeltà a Gesù Cristo e al Suo Vangelo; una profonda fiducia e gioia nella fede cattolica; un’apertura al bene che esiste nel mondo; un amore fraterno per gli altri cristiani e per il popolo ebreo; e un rispetto per tutte le persone di buona volontà. Egli ha conosciuto la sofferenza personale nel corso della sua vita. Ha vissuto il peso della guerra, del genocidio e dell’oppressione politica sulla propria pelle. Cose che mai hanno scalfito la sua fede e che anzi hanno avuto l’effetto opposto: lo hanno condotto più profondamente nel cuore di Dio”.

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Cardinale Justin Rigali, Arcivescovo di Philadelphia

“Con profonda tristezza ho appreso la notizia della scomparsa di Papa Giovanni Paolo II, ma anche con gratitudine a Dio per il dono di questo Santo Padre. Egli sarà certamente ricordato come il più grande leader spirituale dei nostri tempi. Tutta la sua vita è stata esempio di come vivere fino in fondo la fede, di come dare testimonianza all’amore di nostro Signore Gesù Cristo. Il Santo Padre ha dato se stesso completamente al servizio di Gesù e della Chiesa universale. Nei suoi ultimi anni, egli ha sofferto molto nel fisico, ma non ha mai permesso ai suoi dolori e ai suoi problemi di pesare sul suo spirito; la sua sofferenza è stata il suo dono finale. Egli è stato un esempio per tutti noi del valore della vita umana ad ogni stadio dell’esistenza”.

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Arcivescovo Brendan M. O'Brien, Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici del Canada

“Attraverso la parola e l’esempio, egli ha insegnato la forza della fede, la potenza della preghiera, la necessità del perdono e l’imperativo del servizio ai poveri e agli oppressi di questo mondo. I suoi insegnamenti continueranno a guidare la Chiesa negli anni a venire, nella sua missione della proclamazione del Regno di Dio”.

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Caritas Internationalis

“In tutta la sua vita, Papa Giovanni Paolo II ha risposto con compassione ai problemi del mondo e ci ha ispirato attraverso la sua dedizione alle persone che noi assistiamo – i poveri, gli affamati, gli sfollati e tutti coloro che chiedono giustizia e la fine delle proprie sofferenze. Le sue parole portano grazie in modo eguale sia ai musei che ai quartieri malfamati, ispirando sia i ricchi sia i poveri con il suo messaggio di speranza”.

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Cardinale George Pell, Arcivescovo di Sydney

“Egli è stato un autentico uomo dello spirito, un vero sacerdote. Il suo esempio e il suo insegnamento hanno incoraggiato tutti i cattolici ortodossi a perseverare. Personalmente posso dare conferma di questo. Egli ha ispirato la vocazione di migliaia, forse decine di migliaia, di persone al sacerdozio e alla vita religiosa.

Persino in Occidente egli ha ridato slancio. Se molti continuavano a rimanere indecisi, e a voler essere portati alla deriva, non vi è dubbio invece su dove lui era diretto. Egli non ha mai mancato di coraggio e il coraggio è contagioso.

La storia lo conoscerà come Giovanni Paolo II il Grande. Ed egli ha pienamente meritato questo appellativo”.

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Cardinale Cormac Murphy-O'Connor, Arcivescovo di Westminster

“Abbiamo perso un grande leader dei nostri tempi. Giovanni Paolo II è stato un uomo straordinario, uno dei più grandi Papi della Chiesa nei suoi 2000 anni di storia. Lo ricorderemo per la sua instancabile testimonianza di speranza, di libertà e di dignità della vita umana. Lo ricorderemo per il suo coraggio nell’ andare oltre i confini delle razze, delle religioni e delle ideologie; lo ricorderemo per la sua energia, come anche per la sua coraggiosa resistenza nella sofferenza fisica fino alla fine.

Giovanni Paolo II è stato sempre cosciente del dramma della salvezza umana; egli ci ha costantemente ricordato del nostro destino eterno. Ci ha mostrato nella sua stessa vita come gli esseri umani trovano la pienezza e la vera libertà quanto più sono obbedienti alla volontà di Dio. La sua era una fiamma che bruciava più fortemente ovunque le tenebre fossero più fitte. La Chiesa sentirà la sua mancanza. Il mondo ne sentir à la mancanza. Io sentirò la sua mancanza”.

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Arcivescovo Seán Brady, Arcivescovo di Armagh e Primate di tutta l’Irlanda

Egli è stato un uomo dei nostri tempi, eppure non temeva di sfidare la cultura e i valori della nostra epoca, alla quale ha dato il senso della vita e motivi di speranza. Egli è stato anche anticipatore dei tempi, nel suo messaggio per una solidarietà mondiale, nella sua visione di una civiltà dell’amore tra tutti i popoli e nazioni del mondo, nel suo rispetto per la persona umana e, fino al momento della morte, nella sua potente testimonianza del Vangelo della vita. Egli è stato in ogni senso un testimone della speranza ed un campione della vita.

Il profondo senso di pace e serenità che lo ha accompagnato fino alla morte era certamente fondato sulla sua vita di preghiera e contemplazione ed in particolare sulla sua preghiera di fronte al Santissimo Sacramento. Il suo profondo ed intimo rapporto con Cristo è stata la fonte della sua grande calma e del suo grande coraggio di fronte alle innumerevoli sfide, non ultima quella della sua condizione fisica negli ultimi anni. Egli spesso ripeteva le parole di Gesù: non abbiate paura”.

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Conferenza Episcopale Spagnola

“Noi tutti gli dobbiamo profonda gratitudine per la sua fedele e incondizionata dedizione alla causa del Vangelo ed alla missione ricevuta da Nostro Signore volta a confermare i fratelli nella fede. La sua abnegazione al servizio apostolico è diventata ancora più evidente, se possibile, nella sua sofferenza e nella sua malattia. Oggi i cattolici del mondo intero sono, grazie al suo ministero, più forti nella fede in Gesù Cristo, più ispirati dalla speranza nella Gloria e più decisi nella carità che ci rende figli di Dio e ci fa tutti fratelli”.

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Commissione degli Episcopati della Comunità Europea

“Come il Servo dei Servi di Dio, Giovanni Paolo II è stato un Papa che, nel suo insegnamento e nella sua azione pastorale, ha espresso una visione universale. È stato Papa in un mondo globalizzato; ha proclamato il messaggio universale di Cristo come fonte di vera speranza per l’umanità. La sua visione sulla dignità umana – fondata sulla persona di Gesù Cristo in cui Dio è vissuto, ha sofferto ed è morto e risorto – era inestricabilmente legata al bene comune dell’umanità intera. Attraverso questa visione egli ha cercato di costruire ponti tra popoli di ogni luogo della terra. Ha partecipato con particolare passione all’approfondimento del dialogo ecumenico tra le confessioni cristiane, così come alla promozione e al rafforzamento delle relazioni interreligiose”.

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Conferenza Episcopale Messicana

“I vescovi del Messico vivono, insieme all’intera Chiesa, una profonda tristezza per la morte del Santo Padre. Tuttavia, nella fede proclamiamo con gioia il felice trapasso verso l’abbraccio di Dio. Siamo anche grati per la grande ricchezza, piena di grazie, rappresentata da questo Pastore, il quale sin dalla sua prima visita al nostro Paese, ha innescato un dinamismo pastorale che ci ha enormemente rafforzato”.

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Cardinale Jaime Sin, Arcivescovo emerito di Manila

“La Chiesa ha perso un Padre e un Pastore. Io ho perso un fratello e un buon amico”.

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Arcivescovo Evarist Pinto, Arcivescovo di Karachi

Il Pontefice è stato un “padre amato e un pastore affabile, un leader carismatico e dinamico, un campione di giustizia e di diritti umani, un difensore dei poveri e dei oppressi”.

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Vescovo Joseph Zen di Hong Kong

“Addio ad un grande e amato leader spirituale mondiale. Dare testimonianza alla verità è la missione fondamentale della Chiesa... il Santo Padre ha predicato con coraggio il Vangelo della vita, evidenziando la sacralità del matrimonio e l’importanza della famiglia. Egli ha difeso ogni vita umana dal concepimento alla morte naturale. I miei sentimenti in questo momento sono di profonda gratitudine e di lode al Signore. Egli ha compiuto meraviglie attraverso questo Papa proveniente dalla lontana Polonia. Certamente uno dei suoi dispiaceri è stato di non aver potuto visitare la Cina... Caro Santo Pare, ora che stai con il Padre in Paradiso, benedici il tuo gregge in Cina. Possano le tue sofferenze sul letto di morte completare le tue preghiere e ottenere la grazia perché il popolo cinese possa un giorno conoscere Gesù Cristo e convertirsi a Dio”.

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Arcivescovo Telesphore Mpundu, Presidente della Conferenza Episcopale dello Zambia

“Il capitolo su Papa Giovanni Paolo II non è ancora chiuso. Ancora si dovrà vedere... quando un uomo e una donna saranno in grado di influenzare così tante persone nella vita attraverso le proprie azioni... così come noi che ricopriamo una posizione di responsabilità, quando compiamo opere buone, quelle persone non muoiono”.

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Cardinale Jaime Ortega, Arcivescovo dell’Avana

“Questo è un uomo che ha portato il peso morale del mondo per 26 anni ... diventando l’unico punto di riferimento morale per l’umanità nei recenti anni di guerre e difficoltà”.

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Conferenza Episcopale del Sud Africa

“Con grande tristezza piangiamo la morte di Giovanni Paolo II, mentre siamo profondamente grati per i molti risultati che il Signore nostro Dio ha ottenuto attraverso il suo instancabile impegno per avvicinare le persone a Dio e tra di loro”.