CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 13 settembre 2004 (ZENIT.org).- “La tragica morte del Patriarca Petros VII durante un viaggio verso la montagna sacra è fonte di grande tristezza e dolore per le Chiese ortodosse sorelle del Patriarcato di Alessandria, per il vescovo di Roma e la Chiesa cattolica”: è quanto ha affermato Giovanni Paolo II nel telegramma di cordoglio che ha inviato al Santo Sinodo del Patriarcato greco-ortodosso di Alessandria e di tutta l’Africa.
Petros VII, Patriarca ortodosso di Alessandria d’Egitto e di tutta l’Africa, è scomparso in seguito ad un incidente in elicottero mentre stava raggiungendo il Monte Athos. Il velivolo sul quale viaggiava è precipitato, per cause ancora ignote, nel Mar Egeo, provocando la morte del Patriarca e di altre 16 persone.
Il Santo Padre si è detto “profondamente rattristato” dalla notizia della “tragica morte” del Patriarca, del quale ha ricordato “l’impegno per l’unità dei Cristiani” e i “contributi costruttivi al dialogo teologico all’interno delle Chiese ortodosse”.
“Ricordo con gratitudine il nostro scambio fraterno di lettere, la nostra vicinanza spirituale, la partecipazione del Patriarcato greco-ortodosso di Alessandria ad eventi significativi come la ‘Giornata Mondiale di Preghiera per la Pace del Mondo’ ad Assisi nel 2002”, ha affermato il Pontefice nel telegramma.
“Prego affinché il Signore conceda ‘grazia su grazia’ al Suo servo fedele ed accolga lui e i suoi compagni di viaggio terreni nella luce e nella pace riservate ai giusti di Dio”, ha proseguito.
“Allo stesso tempo – ha concluso il Santo Padre –, supplico lo spirito di saggezza di guidare e sostenere il Patriarcato di Alessandria in questo momento di tristezza”.
Il Metropolita d’Italia del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli Gennadios Zervos, che ha avuto stretti rapporti con Petros VII, ha affermato che la sua morte è “un grande dolore per il mondo ortodosso e una grande perdita per la Chiesa ortodossa”.
In un intervista concessa alla “Radio Vaticana” il Metropolita ha ricordato come il Patriarca avesse “una grande personalità” e fosse un “sostenitore dei messaggi cristiani sulla pace, sulla giustizia, sulla libertà e sui diritti umani”.
“Grande collaboratore” del Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I “riguardo all’unità dei cristiani”, Petros VII ammirava anche i messaggi del Papa ed i suoi “sforzi per il raggiungimento dell’unità dei Cristiani”.
“E’ stato veramente un grande apostolo dell’unità di Cristiani”, ha aggiunto il Metropolita, ricordando anche come Petros VII fosse “un uomo caritatevole”. Molti, sono infatti gli ospedali, gli ospizi per l’assistenza e la cura degli anziani e le scuole da lui istituiti.
“Era una persona di squisita semplicità, umiltà e cordialità umana”, che ha fatto molto “dal punto di vista dell’amore sociale”, ha aggiunto Gennadios Zervos.
Petros VII era nato a Cipro 55 anni fa e nel 1997 era salito alla sede patriarcale di Alessandria, che nella chiesa ortodossa è seconda per autorità spirituale a quella di Costantinopoli.