"Un paese per giovani", il Festival della letteratura e cultura ebraica

A Roma, dal 20 al 25 luglio, nello scenario del Ghetto di Roma

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Da sabato sera 20 luglio sino a giovedì 25 si svolge la sesta edizione del Festival internazionale della letteratura e cultura ebraica a Roma, dal tema “Un paese per giovani”, il cui programma dettagliato è consultabile sul sito www.festivaletteraturaebraica.it.

Proprio sabato sera centinaia di persone in fila davanti al Palazzo della Cultura e lungo i Giardini del Tempio, hanno atteso l’inizio di due degli eventi più importanti de “La notte della Cabbalà”: il monologo dello scrittore Roberto Saviano sulle storie degli ebrei romani e l’incontro con il Rav Roberto Della Rocca per la narrazione sulla storia del simbolo della stella di David.

Diverse le novità di questa sesta edizione, curata come di consueto da Ariela Piattelli, Raffaella Spizzichino, Shulim Vogelmann, rispetto all’edizione precedente: una nuova collocazione temporale che situa il festival a fine luglio rispetto alla prima decade di settembre; una durata maggiore che si dipana su sei serate ed infine l’apertura ad un nuovo spazio come quello dell’adiacente Isola Tiberina. 

Anche quest’anno il Festival vuole mostrare le molte sfaccettature della cultura ebraica e ragionare sul contributo che essa può dare all’attualità ma, per il tema scelto, vuole anche auspicare che proprio dalle capacità giovanili di creare e fare network, un paese possa ripartire. E questo auspicio lo fa emergere ricordando le parole di Franz Kafka: “La giovinezza è felice perché ha la capacità di vedere la bellezza. Chiunque sia in grado di mantenere la capacità di vedere la bellezza non diventerà mai vecchio”.

L’attrice Maria Rosario Omaggio, dopo aver interpretato nella edizione passata, il dialogo tra la giornalista Oriana Fallaci ed il premier israeliano Golda Meir, giovedì 25 luglio si cimenterà nei Giardini del Tempio con Primo Levi in “Se questo è un uomo”.

Inoltre, la serata di lunedì 22 sarà dedicata al cinema negli spazi dell’Isola Tiberina e la conclusione, giovedì, con il concerto del gruppo musicale dei The Shuk che si esibiranno in musiche della tradizione ebraica rivisitate in chiave wordmusic.  

Molti incontri saranno anche l’occasione per mettere a confronto la cultura ebraica con giornalisti e scrittori italiani; segnaliamo, in particolare, quello di domenica tra Marco Imarisio e Benjamin Markovits (alle 19 al Palazzo della Cultura) su questioni che incrociano lo sport e quello tutto al femminile tra le due scrittrici Maria Pia Ammirati e Francesca Segal (mercoledì 24 alle 19 al Palazzo della Cultura). Infine, una novità sarà la performance dell’attore Alberto Pavoncello intitolata “Sorrisi in pillole” presso l’Ospedale israelitico. 

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Antonio D'Angiò

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