Religione, diritto e cultura: insieme contro tutte le mafie

Presentata la tappa del Cortile dei Gentili a Palermo (29-30 marzo)

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di Luca Marcolivio

CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 20 marzo 2012 (ZENIT.org) – Dopo aver toccato Bologna, Parigi, Tirana, Firenze e Città del Messico, il 29 e 30 marzo, il Cortile dei Gentili farà tappa a Palermo. Il tema conduttore sarà Cultura della legalità e società multireligiosa, con particolare riferimento alla lotta alle mafie di tutto il mondo, tuttavia gli elementi di originalità saranno molteplici.

Nel corso della conferenza stampa tentasi stamattina in Sala Stampa Vaticana, il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, ha sottolineato il ruolo di Palermo quale città simbolo di una nuova cultura della legalità, punto di riferimento non solo a livello italiano ma internazionale.

Ravasi ha poi ricordato che a Palermo, per la prima volta, l’infanzia avrà un ruolo di primo piano nel Cortile dei Gentili, con l’iniziativa I bambini nel cortile. Altre novità sono rappresentate dal Cortile della narrazione, laboratorio di esercizi letterari a cura degli studenti dell’Università LUMSA di Palermo, e dal Cortile web, con la copertura in tempo reale dell’evento da parte dei social network Twitter, Youtube e Google+.

In particolare Google+ permetterà agli internauti di dialogare in diretta con i relatori dei vari incontri del Cortile e porre loro delle domande.

Il Procuratore Nazionale Antimafia, Giusto Sciacchitano, ha definito l’evento palermitano come “un ponte che dalla Sicilia si protende verso il Mediterraneo e oltre”. Un ponte tenuto in piedi da “varie arcate”, le più importanti delle quali sono “la religione, il diritto e la cultura”, tutti nobili strumenti per contrastare l’affermazione della criminalità organizzata.

La religione, in particolare – sebbene durante la storia sia stata spesso fonte di divisione – è soprattutto “occasione di incontro” e la storia ci ha dimostrato come, a cavallo tra l’antichità e il medioevo, il lavoro degli amanuensi abbia avuto spesso ad oggetto i contenuti di culture ispirate a fedi diverse: così come i benedettini hanno trasmesso ai posteri la cultura pagana greco-romana, gli scrivani arabi hanno avuto un merito particolare nella diffusione di molte fonti cristiane.

La lotta alla mafia, e in generale al crimine organizzato, inoltre, è sempre più una “sfida globale”, regolata da “norme di diritto internazionale”, ha sottolineato il Procuratore Nazionale Antimafia. Al punto che anche il Parlamento Europeo ha una sua commissione d’inchiesta sulle mafie.

C’è poi il fondamentale aspetto dell’edificazione di una cultura anti-mafia. Si tratta, per molti versi, dell’obiettivo più importante: “La mafia è innanzitutto una anti-cultura”, ha osservato Sciacchitano. A tal proposito il Procuratore Nazionale Antimafia ha citato quanto disse anni fa il pentito Francesco Marino Mannoia, secondo il quale, la criminalità organizzata andava combattuta già a scuola, poiché la cultura che essa diffondeva, aveva un’elevatissima capacità di traviare la mentalità dei più innocenti.

L’aspetto culturale è stato sottolineato anche da monsignor Vincenzo Raspanti, vescovo di Acireale, che ha ribadito la “totale incompatibilità della mentalità mafiosa con gli insegnamenti del Vangelo”. Il presule ha poi anticipato che il Cortile dei Gentili palermitano tratterà temi come “la dialettica tra giustizia divina e giustizia umana” e “la psicologia dei pentiti”.

Da parte sua monsignor Carmelo Cutitta, vicario generale della Diocesi di Palermo, ha spiegato come, soprattutto dopo le stragi del 1992-1993, la Chiesa ha sempre di più assunto un ruolo di primo piano nella lotta alla mafia.

Monsignor Cutitta, che è figlio spirituale di don Pino Puglisi (1937-1993), ha raccontato un episodio capitato al sacerdote assassinato dalla mafia, emblematico di un certo tipo di cultura e mentalità che per molti anni è stata trasmessa ai giovani siciliani: durante una sessione di catechismo un bambino aveva confidato a don Puglisi la sua impossibilità di ricevere la prima comunione, poiché, a suo dire, il giorno successivo sarebbe andato a rubare.

In conclusione di conferenza stampa, padre Laurent Mazas, direttore esecutivo del Cortile dei Gentili, ha annunciato l’appuntamento successivo a quello palermitano: il 17-18 maggio prossimi a Barcellona, si discuterà di Arte, bellezza e trascendenza, sotto la direzione del cardinale Lluís Martínez Sistach, arcivescovo del capoluogo catalano, con il contributo del Museo Nazionale d’Arte di Catalogna, dell’Università di Barcellona e dell’Accademia della Lingua Catalana.

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ZENIT Staff

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