Quattro serate a "lezione di anima"

In collaborazione con Radio Vaticana, la parrocchia di San Giuseppe al Trionfale ospiterà alcune interviste immaginarie ai santi

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Crisi di valori, smarrimento di idee e di ideali, alienazione, virtualizzazione dei rapporti, incomunicabilità, egoismo. “Se abbiamo perso l’anima, cioè la connessione con essa, il teatro accetta di offrire il suo contributo e il suo patrimonio per tentare un’inversione di tendenza”.

Lo scrive Laura De Luca, giornalista di Radio Vaticana ed ideatrice delle conversazioni immaginarie – performances a metà tra spettacolo e conversazione aperta – che saranno ospitate in questa quaresima presso la Basilica parrocchiale guanelliana di San Giuseppe al Trionfale.

Una proposta che vuole far proprio l’invito di Papa Francesco, nel messaggio per la quaresima: “superare l’indifferenza e le nostre pretese di onnipotenza… per vivere questo tempo come un percorso di formazione del cuore”.

Il format? Un personaggio, un’idea, un’arte, un tema. E nell’anno della vita consacrata – tratte dalla serie radiofonica Faccia a faccia improbabili alla Radio Vaticana – le quattro serate offriranno la possibilità di dialogare, attraverso agili letture e attori professionisti, con figure di consacrati e santi.

In dettaglio il 28 febbraio la De Luca intervisterà Bernadette Soubirous interpretata da Cristina Moglia, il 7 marzo San Benedetto da Norcia (Osvaldo Ruggieri), il 18 marzo, in occasione della festa patronale, Luigi Diberti sarà San Giuseppe, per concludere il 28 marzo con una piece più articolata, Santo il Barbone e Nero Carbone di Alessia Baldini, sulla figura di San Benedetto Labre, con una partecipazione speciale e tanti giovanissimi attori.

“Figure significative di cui in questo periodo il calendario liturgico fa memoria”, spiega la De Luca, che così definisce in poche parole i suoi intervistati: “Bernadette? una pastorella imbranata o la piccolissima veggente; Benedetto, il lombrico di Dio e Giuseppe il custode del mistero”.

Il teatro recupera così la sua originaria vocazione sacra ovvero “la sua missione di aggregazione e di risveglio delle coscienze attraverso il rispecchiamento, funzione così urgente in tempo di smarrimento”.

Gli appuntamenti avranno luogo a San Giuseppe al Trionfale: “perchè è in questa chiesa che sono stata iniziata alla fede quando ero piccola e perchè in questo periodo di desolazione culturale e spirituale le chiese sono i nuovi cenacoli specie se hanno il coraggio di aprire le porte al mondo e osare un confronto”.

“Un modo creativo e intelligente – sottolinea il parroco, p. Wladimiro Bogoni – per presentare ai fedeli il messaggio dei santi, che hanno avuto come primo obiettivo nella loro vita di salvare non solo la propria, ma anche l’anima di quanti sono stati anche solo da loro toccati. Perchè è l’anima l’unico nostro bene”.

Le serate, ad ingresso libero, saranno anche registrate e messe in onda alle 21 su 105Mhz, Radio Vaticana Italia: Benedetto il 12 marzo, Giuseppe il 19. Bernadette più avanti.

In programma ad aprile, quando la basilica accoglierà l’urna di don Guanella nell’anno centenario della nascita al cielo, anche un’intervista a San Luigi per poi ipotizzare anche un incontro con San Filippo Neri e Suor Faustina Kowalska,insieme alla presentazione del volume della De Luca, di prossima pubblicazione dalla LEV , “Domande e provocazioni. Interviste impossibili a fondatori e pionieri della vita consacrata” con una prefazione del cardinale Braz de Aviz.

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ZENIT Staff

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