"Mai dimenticare la preghiera. Mai!"

La catechesi di papa Francesco durante l’Udienza Generale di oggi

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Riportiamo di seguito la catechesi tenuta questa mattina da papa Francesco durante la tradizionale Udienza Generale del mercoledì, svoltasi in piazza San Pietro.

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I doni dello Spirito Santo: 1. Il Consiglio

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Abbiamo sentito nella lettura di quel brano del libro dei Salmi che dice: «Il Signore mi ha dato consiglio, anche di notte il mio cuore mi istruisce» (Sal 16, 7). E questo è un altro dono dello Spirito Santo: il dono del consiglio. Sappiamo quanto è importante, nei momenti più delicati, poter contare sui suggerimenti di persone sagge e che ci vogliono bene. Ora, attraverso il dono del consiglio, è Dio stesso, con il suo Spirito, a illuminare il nostro cuore, così da farci comprendere il modo giusto di parlare e di comportarsi e la via da seguire. Ma come agisce questo dono in noi?

1. Nel momento in cui lo accogliamo e lo ospitiamo nel nostro cuore, lo Spirito Santo comincia subito a renderci sensibili alla sua voce e a orientare i nostri pensieri, i nostri sentimenti e le nostre intenzioni secondo il cuore di Dio. Nello stesso tempo, ci porta sempre più a rivolgere lo sguardo interiore su Gesù, come modello del nostro modo di agire e di relazionarci con Dio Padre e con i fratelli. Il consiglio, allora, è il dono con cui lo Spirito Santo rende capace la nostra coscienza di fare una scelta concreta in comunione con Dio, secondo la logica di Gesù e del suo Vangelo. In questo modo, lo Spirito ci fa crescere interiormente, ci fa crescere positivamente, ci fa crescere nella comunità e ci aiuta a non cadere in balia dell’egoismo e del proprio modo di vedere le cose. Così lo Spirito ci aiuta a crescere e anche a vivere in comunità. La condizione essenziale per conservare questo dono è la preghiera. Sempre torniamo sullo stesso tema: la preghiera! Ma è tanto importante la preghiera. Pregare con le preghiere che tutti noi sappiamo da bambini, ma anche pregare con le nostre parole. Pregare il Signore: “Signore, aiutami, consigliami, cosa devo fare adesso?”. E con la preghiera facciamo spazio, affinché lo Spirito venga e ci aiuti in quel momento, ci consigli su quello che tutti noi dobbiamo fare. La preghiera! Mai dimenticare la preghiera. Mai! Nessuno, nessuno, se ne accorge quando noi preghiamo nel bus, nella strada: preghiamo in silenzio col cuore. Approfittiamo di questi momenti per pregare, pregare perché lo Spirito ci dia il dono del consiglio.

2. Nell’intimità con Dio e nell’ascolto della sua Parola, pian piano mettiamo da parte la nostra logica personale, dettata il più delle volte dalle nostre chiusure, dai nostri pregiudizi e dalle nostre ambizioni, e impariamo invece a chiedere al Signore: qual è il tuo desiderio?, qual è la tua volontà?, che cosa piace a te? In questo modo matura in noi una sintonia profonda, quasi connaturale nello Spirito e si sperimenta quanto siano vere le parole di Gesù riportate nel Vangelo di Matteo: «Non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi» (Mt 10,19-20).

È lo Spirito che ci consiglia, ma noi dobbiamo dare spazio allo Spirito, perché ci possa consigliare. E dare spazio è pregare, pregare perché Lui venga e ci aiuti sempre.

3. Come tutti gli altri doni dello Spirito, poi, anche il consiglio costituisce un tesoro per tutta la comunità cristiana. Il Signore non ci parla soltanto nell’intimità del cuore, ci parla sì, ma non soltanto lì, ma ci parla anche attraverso la voce e la testimonianza dei fratelli. È davvero un dono grande poter incontrare degli uomini e delle donne di fede che, soprattutto nei passaggi più complicati e importanti della nostra vita, ci aiutano a fare luce nel nostro cuore a riconoscere la volontà del Signore!

Io ricordo una volta nel santuario di Luján ero nel confessionale, davanti al quale c’era una coda lunga. C’era anche un ragazzotto tutto moderno, con gli orecchini, i tatuaggi, tutte queste cose… Ed è venuto per dirmi cosa gli succedeva. Era un problema grosso, difficile. E mi ha detto: io ho raccontato tutto questo alla mia mamma e mia mamma mi ha detto: vai dalla Madonna e lei ti dirà cosa devi fare. Ecco una donna che aveva il dono del consiglio. Non sapeva come uscire dal problema del figlio, ma ha indicato la strada giusta: vai dalla Madonna e lei ti dirà. Questo è il dono del consiglio. Quella donna umile, semplice, ha dato al figlio il consiglio più vero. Infatti questo ragazzo mi ha detto: ho guardato la Madonna e ho sentito che devo fare questo, questo e questo… Io non ho dovuto parlare, avevano già detto tutto la sua mamma e il ragazzo stesso. Questo è il dono del consiglio. Voi mamme che avete questo dono, chiedetelo per i vostri figli, il dono di consigliare i figli è un dono di Dio. 

Cari amici, il Salmo 16, che abbiamo sentito, ci invita a pregare con queste parole: «Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; anche di notte il mio animo mi istruisce. Io pongo sempre davanti a me il Signore, sta alla mia destra, non potrò vacillare» (vv. 7-8). Che lo Spirito possa sempre infondere nel nostro cuore questa certezza e ricolmarci così della sua consolazione e della sua pace! Chiedete sempre il dono del consiglio.

[Dopo la catechesi, il Papa ha salutato i fedeli. Ai pellegrini italiani ha detto:]

Cari pellegrini di lingua italiana, benvenuti! Sono lieto di accogliere il pellegrinaggio promosso dai Padri Vocazionisti per il centenario di Ordinazione Sacerdotale del Fondatore, i fedeli dell’Arcidiocesi di Pisa e l’Istituto Mater Misericordiae che celebrerà il capitolo generale. Saluto le religiose infermiere di diverse Congregazioni; i pellegrini e gli ammalati della Congregazione Mariana delle Case di Carità; i detenuti di Viterbo; i volontari della Croce Rossa a 150 anni dalla fondazione; l’Opera Don Guanella di Napoli nel cinquantesimo anniversario; e i familiari dei ragazzi di San Patrignano, ai quali mi unisco nel dire no ad ogni tipo di droga. E questo, forse farà bene che lo dicano tutti, semplicemente: no a ogni tipo di droga! Saluto inoltre il Gruppo Confcommercio Ascom di Padova e li incoraggio in questo momento di difficoltà economica. Che la difficoltà economica non ci tolga la vita! La visita alle Tombe degli Apostoli accresca in tutti la gioia pasquale della Risurrezione che si manifesta anche in concrete opere di carità.

Domani la Chiesa eleva la preghiera della “Supplica” alla Madonna del Rosario di Pompei. A quel celebre Santuario si recherà il Segretario di Stato, il Cardinale Parolin; invito tutti ad invocare l’intercessione di Maria, affinché il Signore conceda misericordia e pace alla Chiesa e al mondo intero.

Affido in particolare alla nostra Madre i giovani, gli ammalati e gli sposi novelli che oggi sono qui presenti, ed esorto tutti a valorizzare in questo mese di maggio la preghiera del santo Rosario.  

[© Copyright 2013 – Libreria Editrice Vaticana]
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ZENIT Staff

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