Il Papa benedice il raduno dei giovani polacchi nei Campi di Lednica

Il luogo è il santuario del battesimo della Polonia, luogo di formazione della gioventù polacca

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Durante l’udienza generale del 29 maggio, Papa Francesco ha salutato, tra gli altri, i pellegrini polacchi giunti a Roma. In particolare, si è rivolto ai giovani radunati a Lednica dicendo: “Rivolgo fin d’ora il mio pensiero ai giovani che si incontreranno il 1 giugno nei Campi di Lednica. Cari giovani amici! Mi unisco con voi nella veglia orante. Riflettendo sul tema della paternità toccherete il grande mistero dell’amore di Dio. Ricordate che Dio è Padre di ciascuno di noi. È stato Lui a crearci, ad elargire a ciascuno di noi i talenti, a guidarci nel cammino della vita; Egli è con noi, nonostante la nostra debolezza, il nostro peccato, le nostre omissioni. Vuole salvarci! È modello di ogni paternità, anche di quella terrena. (…) Saluto di cuore e benedico tutti pellegrini ai campi di Lednica, le sorgenti battesimali della Polonia”.

Il lago Lednica è sconosciuto al di fuori della Polonia, perché si tratta di un piccolo specchio d’acqua. E’ un luogo, però, che ha grande significato nella storia del Paese, tanto da essere oggi un importante centro di raduno dei giovani cattolici polacchi. Per far conoscere questa bella realtà che si chiama “I Campi di Lednica”, ZENIT ha intervistato padre Jan Góra, un domenicano polacco che, dal nulla, ha creato sulle rive di questo lago un punto d’incontro di giovani alla ricerca di Dio.

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Perché il lago di Lednica è così importante e significativo?

Padre Góra: Il Lago Lednica si trova tra le città di Poznan e Gniezno (la prima capitale della Polonia). Sull’isolotto di questo lago, nel lontano Anno Domini 966, il primo re polacco Mieszko I fu battezzato e con il suo battesimo la Polonia divenne un Paese cristiano. Quando cercavo un posto che sarebbe potuto servire come spazio d’incontro dei giovani cattolici polacchi, ho scelto proprio questo luogo simbolico. Miracolosamente sono riuscito a trovare i soldi per comprare il terreno sulle rive del lago. Quando nel 1997 si stava preparando il pellegrinaggio di Giovanni Paolo II in Polonia ho invitato il Santo Padre a Lednica. Anche al Papa piacque l’idea e volle venire al raduno di Lednica per introdurre la gioventù polacca nel terzo millennio. Per rappresentare simbolicamente questo passaggio nel nuovo millennio abbiamo pensato poi di costruire una porta: così è nata l’idea di una grande porta a forma di pesce (perché ICHTYS, che in grego significa “pesce”, è composto dalle prime lettere delle parole: Iesous Christos Theou Yios Soter, cioè Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore). Alla fine, il Papa non è riuscito a venire a Lednica, ma ha preparato uno speciale messaggio per i giovani, e ha fatto anche diversi giri con l’elicottero sopra la folla di 20 mila giovani radunati. Dopo questo primo incontro sentivamo la voglia di continuare e così ogni anno ci davamo l’appuntamento sul lago. Giovanni Paolo II, per la nostra grande gioia continuava a mandarci i messaggi, otto, fino al 2004. Questi messaggi sono diventati la base di un programma di formazione per il Movimento di Lednica e la Comunità di Lednica. Ora siamo in attesa dell’approvazione di questa nuova realtà da parte della Chiesa. Vogliamo proporre questo programma alle varie comunità in Polonia e nel mondo come una proposta di sviluppo integrale della personalità.

Gli incontri di Lednica sono un fenomeno eccezionale: ogni anno si radunano 80-100 mila persone, prima di tutto giovani tra i 16 e 24 anni, ma anche più grandi. Cosa cerca questa gente a Lednica?

Padre Góra: Queste 80-100 mila persone vengono qui di loro spontanea volontà nella speranza di trovare Dio. Magari vengono attirati dal nostro modo di raccontare Dio, attraente e dinamico. La fede mostrata in questo modo attira, l’incontro con Dio entusiasma. Allora si può dire che Lednica è una festa entusiasmante della fede, una possibilità d’incontro personale con Gesù.

Quanti sacerdoti partecipano ai raduni?

Padre Góra: Di regola più di 2000, prima di tutto i miei confratelli domenicani di Poznan.

Come si svolge una giornata del raduno a Lednica?

Padre Góra: I nostri raduni, di un giorno, hanno il carattere di un festival della cultura cristiana composto da film, concerti, conferenze, balli e canti in comune, ma soprattutto celebrazioni-misteri. Giovanni Paolo II ripeteva che “bisogna tramutare la parola scritta in immagine” perché i giovani sono più sensibili alle immagini. E noi a Lednica ci sforziamo di farlo. Ogni incontro ha il suo tema, che corrisponde ad un aspetto dell’amore di Dio, e che viene “illustrato” tramite celebrazioni-misteri, dove la preghiera è collegata con il canto, il ballo e le immagini. Facciamo venire i migliori artisti, cantanti, coreografi, musicisti per assicurare il massimo livello artistico e culturale dei nostri incontri. Tutto questo è possibile anche grazie a 2.500 volontari. Ovviamente, tutta l’attività culturale ed artistica serve per trasmettere ai giovani solidi valori sui quali potranno “costruire” la loro vita.

A Lednica esiste anche il “Centro Giovanni Paolo II”…

Padre Góra: I Campi di Lednica esistono anche grazie al Beato Wojtyla che ne era entusiasta. Doveva esserci per forza un ricordo del Papa “polacco”. Nel piccolo museo abbiamo raccolto i ricordi di Giovanni Paolo II, e anche oggetti molto personali come lo scapolare, la sottana, lo zucchetto, l’inginocchiatoio, il breviario, senza parlare di alcune curiosità come il calco della mano. Abbiamo pure le reliquie del sangue e dei capelli del Santo Padre. I Campi di Lednica sono aperti tutto l’anno: la gente viene qui per i week-end per leggere i testi di Giovanni Paolo II, per partecipare alla santa Messa e per l’adorazione Eucaristica. I pellegrini vengono anche per rinnovare il loro battesimo e per fare un gesto simbolico di attraversare la Porta del Terzo Millennio.

Quest’anno per il XVII raduno a Lednica il novo Pontefice, Papa Francesco, ha voluto salutare personalmente i partecipanti all’incontro: lo ha fatto durante l’udienza generale del 29 maggio… 

Padre Góra: Abbiamo accolto questo messaggio con entusiasmo. Per noi è un grande onore. Noi preghiamo sempre per il Papa. Sapendo che gli piace il tango abbiamo composto “Tango Francesco” con le parole della preghiera di san Francesco. Lo aspettiamo sempre a Lednica. Se viene gli balleremo il suo tango.

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Włodzimierz  Rędzioch

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