I vantaggi e i problemi della sindrome di Asperger (Seconda parte)

Intervista al Dr. Tony Attwood, psicoterapeuta, tra i maggiori esperti della sindrome

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di Davide Moscone

ROMA, giovedì, 13 settembre 2012 (ZENIT.org) – Riportiamo di seguito la seconda parte dell’intervista al dr. Tony Attwood, il più grande esperto mondiale della Sindrome di Asperger, considerata una condizione lieve dello spettro autistico, circa le strategie avanzate per migliorare abilità specifiche a casa e a scuola, includendo i vantaggi di programmi per migliorare la comprensione sociale. 

L’intervista è di Davide Moscone, direttore dell’Associazione Spazio Asperger di Roma, insieme a Giorgio Pomettini, web designer, e a David Vagni, il principale articolista e moderatore del forum. E’ questa un’associazione di promozione culturale scientifica e di supporto per le condizioni dello spettro autistico ad alto funzionamento come la sindrome di Asperger. 

La prima parte è stata pubblicata ieri, mercoledì 12 settembre. 

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Sul nostro forum un numero sempre crescente di persone che hanno un discreto livello adattivo, quindi lavorano o studiano, scrivono dicendo di riconoscersi nelle caratteristiche dell’asperger e chiedono come fare a ricevere una diagnosi. Ha senso fare una diagnosi di Asperger ad una persona che ha un discreto livello adattativo, così come si potrebbe fare con una diagnosi di ansia o depressione? Ci sono degli strumenti diagnostici adatti ed è importante rilevare anche eventuali comorbidità?

Attwood: Le domande che hai scelto sono molto interessanti. Considerando ciò esistono molti gradi di espressione e questi cambiano nel tempo e a seconda dello stress. Più una persona è stressata, più sono evidenti le caratteristiche.

Qualcuno può avere il profilo, ma non la disabilità. Ovvero quelli che hanno genitori, compagni, amici, colleghi che li comprendono e li sostengono così che le caratteristiche sono meno evidenti in quello che chiamiamo “un ambiente Aspie-friendly”, ma se quel parente muore, si sposta, va via… c’è un cambio di responsabile al lavoro, tutto questo genere di cose, può causare un aumento di stress nella persona.

Formalmente la diagnosi è data per identificare qualcuno che ha bisogno di un supporto da parte dello Stato, in altre parole accesso a psicologi, magari psichiatri, o altre persone che lo assistano. A volte la persona in questione ha bisogno di consigli piuttosto che di psicoterapia. Possono essere consigli su come scegliere la professione più appropriata e su difficoltà come, ad esempio, essere promossi a responsabili dove le abilità interpersonali sono maggiormente richieste. Può essere che abbiano bisogno di consigli sulla loro relazioni interpersonali, che abbiano bisogno di comprendere come riuscire a trovare e mantenere una relazione a lungo termine. 

Ma ci sono altre questioni che hai sollevato nella tua domanda che sono nei termini di quelle che chiamiamo “caratteristiche associate”. L’Asperger è un problema in relazione al fatto di essere una minoranza in un mondo di “zeloti” sociali. E quindi una persona che è fortemente stressata, può avere una bassa autostima e può sviluppare depressione e ansia nel far fronte ai cambiamenti o nel commettere errori. Può inoltre provare rabbia di fronte alle illogicità del mondo o, qualche volta, rispetto alle proprie difficoltà, o si sente confusa, e questa è una caratteristica dell’Asperger, riguardo l’affettività: come esprimerla, quando esprimerla, etc…

Quindi la persona può avere successo nella sua vita accademica o lavorativa, ma avere serie difficoltà nella propria vita personale, e riguardo alle emozioni e quindi avere bisogno di terapia. Ma queste terapie sono disegnate per le persone tipiche, e quelli con l’Asperger hanno un cervello collegato in modo diverso, non in modo sbagliato, ma diverso. E queste psicoterapie sono state elaborate per persone tipiche che hanno l’abilità di esplorare, descrivere e analizzare i propri pensieri e sentimenti in modo intuitivo. Ma per le persone con l’Asperger non è così facile. Quello di cui c’è bisogno sono psicoterapeuti che realmente comprendano questo diverso modo di pensare e le diverse esperienze di vita e come adattare queste terapie per gli Asperger.

E’ molto probabile che molte donne non vengano riconosciute in questa particolare condizione, quali sono le caratteristiche più distintive dell’Asperger femminile e quali le eventuali comorbidità più frequenti?

Attwood: Con il passare del tempo capisco meglio come le donne affrontano la loro diversità e quello che fanno durante tutta la vita è cercare di affrontare quella diversità.

Un modalità è rifugiarsi nell’immaginazione, quindi la persona, che non è apprezzata ed accettata dagli altri, può fuggire nella letteratura fantastica. Sono grandi lettrici di romanzi, a volte, ne scrivono di propri e hanno amici immaginari. Questi non sono un problema a scuola o per le altre persone, ma lo diventano se si convincono che “se non sono rispettata ed apprezzata in questo mondo, scappo nell’immaginazione”.

E se hanno talento, possono diventare scrittrici, artisti e a volte attrici. E alcune sviluppano l’abilità di recitare così bene… che stavo parlando con qualcuno con la sindrome di Asperger che è un attore professionista che, in risposta all’osservazione: “Ma devi essere molto ansioso sul palco!”, ha detto: “No. Sono molto felice sul palco. Perché so cosa lei sta per fare. So cosa lui sta per fare. So cosa devo dire. So dove devo mettermi. Sono rilassato. La vita è prevedibile”.

E quindi alcuni possono essere così bravi ad imitare da farne una carriera. Sono dei mimi nati. Hanno l’abilità di mettere in scena la parte delle altre persone. Ma quello che dobbiamo fare è vedere dietro la facciata, dietro la maschera, per identificare chi è la persona reale. Quindi possono scappare nell’immaginazione, possono usare l’imitazione e la recita. Possono comportarsi molto bene, in modo da non farsi notare.

Nelle adolescenti Asperger, ci sono due gruppi. Uno è composto da quelle brave, perfette e che cercano di non mettersi nei guai. E l’altro da quelle che dicono: “Ah. Va all’inferno. Mi tingo i capelli, mi farò piercing e tatuaggi. Sai “Io odio il mondo e…” (mi dispiace se posso confondere se usate questo gesto in Italia) “vaffa…al mondo intero!” E, come diciamo in Inghilterra, escono fuori dai binari perché odiano il mondo e quindi pensano: “perché dovrei essere coerente?”.

Ci possono essere casi in cui instaurano relazioni con gli animali, quindi, ad esempio, hanno molti gatti, cani, cavalli e così via e si relazionano meglio con gli animali che con le persone.

Una cosa in cui le donne con l’Asperger possono essere molto brave è nell’occuparsi del prossimo e nel farne una professione. Possono essere molto brave con i bambini piccoli o come infermiere ed hanno l’abilità di mostrare compassione per gli altri ad un livello considerevole.

Mi rendo conto che le donne, in altre situazioni sono sfortunatamente vulnerabili agli approfittatori. Non sono molto capaci a giudicare il carattere degli altri e hanno una bassa autostima, non hanno un gruppo di amici per verificare se qualcuno sia o meno una brava persona e tendono a lasciarsi abbindolare dalle attenzioni degli altri. Inoltre sono molto vulnerabili ai rapporti sbagliati e alle persone che si approfittano di loro. Ci sono molti casi del genere.

Un’altra situazione che si presenta nelle donne è quella di diventare madre. Possono essere madri eccellenti ma il problema è la sicurezza in se stesse. Una madre tipica sa intuitivamente come essere una brava madre, mentre queste madri sono spesso insicure: “Sono una brava madre? Sto facendo la cosa giusta?” E hanno bisogno di molte rassicurazioni.

Quindi possiamo identificare alcune caratteristiche. Per esempio: la faccia della pers
ona può essere molto inespressiva. So che in Italia le persone sono molto…sai…espressive con la loro faccia, etc.. Ma a volte le ragazze e le donne sono molto rigide e immobili quando devono esprimere le emozioni o impiegano uno o due secondi prima di rispondere perché stanno pensando. Perché normalmente la risposta, l’interazione, l’essere in sincronia con il linguaggio del corpo… è immediato. Qui c’è un “Ah, ok!” e c’è quella frazione di secondo di ritardo dove pensano: “Cosa si aspettano che faccia?”.

E quindi è molto difficile in questo modo, definire con precisione di cosa si tratta. Ma come clinico, e questo suona poco professionale, è una sensazione. Perché nel corso degli anni ho sviluppato uno schema, una concettualizzazione interna di centinaia, se non diverse migliaia di donne con l’Asperger e di come si collocano all’interno della varietà che ho osservato. Si distinguono in modi differenti. Ho osservato che molte donne hanno sviluppato un interesse nella psicologia e spero che un giorno elaboreranno una psicoterapia da aspie, per gli aspie, condotta da aspie, perché li capiscono.

* Per ogni informazione e approfondimento Spazio Asperger: http://www.spazioasperger.it 

Per informazioni sul convegno del 4-5 giugno 2013 in cui Attwood sarà a Roma presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum: http://www.spazioasperger.it/valutazione-e-intervento/102-convegno-autismo-chi-sono-le-persone-asperger

[La terza ed ultima parte sarà pubblicata domani, venerdì 14 settembre]

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ZENIT Staff

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