Date e sarà dato

C’è più gioia nel dare che nel ricevere

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

I barboni conducono un tenore di vita ai limiti dell’umano, lontano da tutti gli amici che hanno scelto di perdere.

Riz non era però come i soliti barboni. Aveva cercato a più riprese di rientrare nei ranghi; ma inutilmente. Stava per dimenticare le leggi elementari del vivere civile. Sorpreso dalla nostalgia di casa sua, un giorno si decise a rivolgersi ad un’agenzia per cercare notizie di suo padre, della sua famiglia di cui aveva perso le tracce da tantissimo tempo.

Venne così a sapere che suo padre, un ricco signore, padrone di beni incalcolabili, morendo, aveva lasciato, per testamento, tutte le sue proprietà al suo unico figlio, non appena lo si fosse rintracciato. E lui era questo figlio.

Fatta riconoscere la propria identità e i propri diritti, Riz, entrato in possesso dell’eredità, stordito, ubriacato da tanta fortuna, non la seppe gestire, né controllare. Dall’eccesso di miseria e di abbandono che pur aveva scelto per assaporare una libertà senza limitazioni, passò ad una esistenza di sperpero, di eccessi e di follie d’ogni genere, sempre in ricerca di felicità.

Aveva conosciuto prima la miseria della vita senza soldi, sperimentò poi anche la più amara miseria schiavizzante, avvilente e deludente della ricchezza incontrollata.

Deluso di tutto, mentre toccava il fondo dell’avvilimento fisico e morale, una luce brillò: si ricordò che “c’è più gioia nel dare che nel ricevere”. Fu la conversione: scoprì finalmente l’uso retto del denaro; chiunque ricorreva a lui ne lodava la grande generosità.

Ora, finalmente, la sua immensa ricchezza consisteva per lui nella gioia di poter donare.

Ciao da p. Andrea

Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Andrea Panont

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione