Chiesaecologica: l'esperienza di Alessandria

Le buone pratiche in Italia

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Dalla diocesi di Alessandria arriva un ulteriore esempio di come efficienza energetica e mondo ecclesiastico possano convivere. Il Nuovo Complesso parrocchiale San Paolo ha preso forma e funzione ponendosi accanto all’esistente chiesa, realizzata nei primi anni Ottanta, caratterizzata dalle allora inconsuete forme circolari per la tradizionale edilizia della zona. Il nuovo complesso parrocchiale comprende la realizzazione della Casa Canonica con gli appartamenti dei sacerdoti al primo piano e il salone parrocchiale, le aule di catechismo e gli uffici parrocchiali al piano terra. La struttura è progettata affinché si possano sfruttare a pieno le energie rinnovabili.

Così la Parrocchia San Paolo rappresenta un ottimo centro di aggregazione per il quartiere, accogliendo tutti in una moderna struttura dove le attività parrocchiali potranno essere finalmente svolte nel modo più idoneo certi di sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto dell’ambiente.

L’edificio, vera scommessa per l’obiettivo da raggiungere e per la complessità delle opere, decisamente inusuali per la normale pratica edilizia, si fonde con l’esistente chiesa dalla quale trae ispirazione per il linguaggio e le direzioni dominanti, armonizzandosi con essa completamente. Linee pulite, semplici, di estremo significato simbolico e di lineare razionalità celano un attento studio sugli orientamenti cardinali e sulle esposizioni solari. Il principio ispiratore e la filosofia progettuale sono quelle di vedere l’Energia Solare come “Risorsa Globale”; il Nuovo Complesso San Paolo è infatti progettato per essere una vero collettore solare.

Spesso capita di imbattersi in belle architetture ma povere di contenuti tecnologici. Il complesso San Paolo dimostra invece che è possibile coniugare l’estetica con i vantaggi dell’energetica. Sono state adottate le più moderne tecnologie e materiali all’avanguardia per ottenere un edificio che funzioni come una vera e propria macchina per risparmiare energia e per sfruttare al meglio le risorse naturali.

Poiché la prima fonte di risparmio energetico è data dalla sua capacità di non disperdere il calore generato, particolare attenzione è stata data alla coibentazione delle murature, nelle quali, a seconda degli ambienti, sono inseriti materiali isolanti di varie stratigrafie e spessori, fino addirittura ai 20 centimetri usati nelle pareti perimetrali, con un notevole utilizzo di pannelli in fibra di legno. Uguale attenzione è stata data alle chiusure trasparenti esterne usando serramenti in PVC di elevata qualità, capaci di garantire ampi spazi vetrati e completa tenuta all’aria secondo le migliori procedure certificate. In questo modo si massimizza l’apporto solare gratuito minimizzando le dispersioni.

La climatizzazione invernale ed estiva degli ambienti è garantita sfruttando il principio fisico con il quale il Sole riscalda la Terra: l’irraggiamento. Un sistema di pannelli radianti capillari posati nel controsoffitto garantisce la climatizzazione dell’intero edificio sfruttando energie rinnovabili. Pannelli solari termici e fotovoltaici, sonda geotermica con pompa di calore elettrica, termo camino a legna, ventilazione meccanica controllata con recuperatore e scambiatore interrato, serra solare ad accumulo indiretto e, in caso di emergenza, caldaia a gas metano a condensazione, costituiscono un mix bilanciato e interfacciato di risorse che consente ai Nuovi Edifici parrocchiali di guadagnarsi un posto di tutto rispetto tra gli edifici a ridottissimo impatto ambientale ed alto comfort abitativo.

Il nuovo complesso San Paolo è certificato edificio “Passivo” nella migliore classe energetica della Regione Piemonte: Classe A+.

*ricercatore Cesab

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Paolo Pastore

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