Foto: Brizzi Comunicazione srl

“Doniamo a chi si dona”: torna la campagna di sostentamento del clero diocesano

Per la TV e il web nuove immagini sulla vita e la missione dei sacerdoti

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Un mese con i sacerdoti, annunciatori del Vangelo in Parole ed opere nell’Italia di oggi, promotori di progetti anti-crisi per famiglie, anziani e giovani in cerca di occupazione. Come ogni anno torna la campagna di comunicazione per le Offerte Insieme ai sacerdoti destinate al sostentamento del clero diocesano.
C’è un’intera comunità con il suo parroco al centro del nuovo spot tv sulle Offerte, con l’oratorio e gli abitanti del quartiere. Il parroco è don Diego Conforzi, 40 anni, la parrocchia è quella di Sant’Ugo nel quartiere Nuovo Salario di Roma, di circa 20.000 abitanti. Nel filmato una bambina del catechismo segue don Diego nella sua giornata tipo, dalle visite agli anziani alla pastorale giovanile, dal soccorso ai più poveri all’altare dove eleva il calice. “Doniamo a chi si dona” è la sintesi della campagna 2016 della Chiesa italiana. Uno spot per tornare a sottolineare l’impegno quotidiano di ogni “buon pastore” che ha scelto di essere al servizio del Vangelo e degli uomini, in ogni situazione, dalle più normali a quelle umanamente più problematiche.
Alla fine dei 15 e 30 secondi una voce recita: “Doniamo a chi si dona” con un invito a donare attraverso il sito www.insiemeaisacerdoti.it. Qui, oltre a tutte le informazioni sulle Offerte Insieme ai sacerdoti (storia, dati, modalità per donare, ecc.), è interessante seguire, nell’arco delle 24 ore, la laboriosa giornata di alcuni sacerdoti. Tante immagini reali ed emozionanti, che accompagnano il visitatore nella vita dei tanti sacerdoti chiamati ad annunciare la buona novella con la parola e le opere.
“Tutti coloro che apprezzano l’operato dei sacerdoti sapranno che possono contribuire al loro sostentamento. Ogni Offerta, anche di minimo importo, è un aiuto concreto verso di loro” spiega Matteo Calabresi, responsabile del Servizio promozione della CEI.  
Dal 27 novembre sulle reti nazionali per 3 settimane, e per tutto il 2017 su TV 2000, l’invito a domandarsi da dove vengono le risorse per sostenere i sacerdoti e donare un piccolo contributo, verrà anche da questo video girato a basso costo nelle versioni da 15 e 30 secondi. Da un’idea di Alessandro Sortino, lo spot è stato realizzato da Giuseppe Carrieri. Direttore della fotografia è Giancarlo Migliore e fotografa di scena Giorgia Benazzo.
Gli spot in formato web verranno promossi anche su Facebook: www.facebook.com/insiemeaisacerdoti. La pagina è molto seguita e racconta la missione dei sacerdoti attraverso storie vere presentate ogni mese nello spazio “Insieme a Don” con foto, interviste, documentari.
A Roma “cuore della cristianità” sono tanti i sacerdoti in prima linea nell’accoglienza, nell’assistenza e nell’ascolto come Don Stefano Meloni, che in una periferia dimenticata come la “Borgata Gordiani”, un tempo una baraccopoli abitata prevalentemente da immigrati del sud Italia in cerca di fortuna, ha realizzato la Casa di Accoglienza “San Giovanni Calabria” per i senzatetto.
Era giovanissimo e non ancora sacerdote quando ha iniziato a lavorare come volontario con le suore, anzi le sisters di Madre Teresa nella casa accoglienza “Dono di Maria”.
È li che ha imparato ad accogliere, ascoltare e servire. Ed è sempre lì, grazie all’incontro con Madre Teresa, che ha maturato la scelta del sacerdozio. Poi nel 1999 appena arrivato nella parrocchia di S. Maria della Misericordia ha aperto la sua prima piccola casa di accoglienza. Solo il suo bagaglio di esperienze pregresse, gli ha permesso di fare della parrocchia, stretta tra un campo nomadi e i palazzi dormitorio di via Prenestina, uno dei luoghi più vivaci e puliti del quartiere.
Le persone che ospita sono uomini in età adulta, perché per strada gli anziani sono i più deboli, ed è in grado di accogliere 16 persone alle quali garantisce alloggio, colazione e cena per un periodo di tre mesi. Una pausa a carattere quasi familiare per chi vive in mezzo alla strada.
Dell’accoglienza ha fatto la sua missione anche Padre Gaetano Greco, cappellano del carcere minorile di Casal del Marmo e fondatore di Borgo Amigò una casa famiglia alternativa al carcere.
Nucleo centrale del borgo, situato in periferia a Casalotti, è casa “Padre Agostino”, dedicata al Cardinale Casaroli, residenza dei ragazzi ospitati e di Padre Gaetano, che divide con loro pasti, studio e tempo libero.
A Borgo Amigò chi ha subito traumi o disagi sociali tali da portarlo all’esperienza del carcere può cercare di superarli grazie all’aiuto di psicologi, psichiatri, o assistenti sociali. Può continuare gli studi interrotti e intraprendere corsi di formazione, fino ad arrivare ad un inserimento lavorativo graduale attraverso programmi di Borse Lavoro.
Don Gaetano ha visto passare generazioni di figli ribelli, disperati o abbandonati a se stessi. Eppure, dice, tutti in fondo, cercavano  “Qualcuno che li ascoltasse, che non li rifiutasse, non avesse paura di loro. I minori non dovrebbero andare in carcere, come si può tarpare le ali ad un adolescente?”
La missione della casa è quella di “luogo transito”, senza barriere e aperta al mondo esterno, che mette al centro il percorso di crescita e di riscatto personale e sociale.

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ZENIT Staff

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