CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 13 novembre 2009 (ZENIT.org).- Il Papa ha dato il proprio consenso all’elezione, canonicamente realizzata dal Sinodo dei Vescovi della Chiesa caldea, del sacerdote Emil Shimoun Nona come Arcivescovo di Mosul dei caldei.
Emil Shimoun Nona, del clero eparchiale (diocesano) di Alqosh, è nato nel 1967, come ha reso noto questo venerdì la Sala Stampa della Santa Sede.
Dopo aver terminato gli studi nel 1985 presso il Seminario Patriarcale Caldeo, è stato ordinato sacerdote a Baghdad nel 1991.
Dal 1993 al 1997 è stato vicario parrocchiale ad Alqosh e poi parroco fino al 2000, quando si è iscritto alla Pontificia Università Lateranense di Roma. Nel 2005 ha conseguito la laurea in Teologia ed è tornato nel suo Paese, dove ha esercitato il suo ministero pastorale come parroco ad Alqosh.
L’Arcivescovo eletto parla arabo, italiano e caldeo e conosce l’inglese.
Attualmente è protosincello (vicario generale) dell’Arcieparchia irachena di Mosul, che nel rito caldeo corrisponde a un’Arcidiocesi del rito latino.
La Chiesa caldea appartiene a quelle di rito orientale della Chiesa cattolica. Come in passato, è presente soprattutto in Medio Oriente, in particolare in Iraq.
Le Chiese orientali sono in comunione con la Chiesa cattolica romana, ma mantengono liturgie diverse, in base alla loro tradizione, così come alcuni punti differenti in materia di diritto canonico.
Nel mondo, secondo dati del dicastero missionario del 2006, i fedeli caldei sono circa un milione: la metà in Iraq, dove si trova la sede del Patriarcato.
Quello caldeo è uno dei cinque riti principali del cristianesimo orientale, insieme all’alessandrino (copto ed etiope), all’antiocheno (siro e maronita), all’armeno e al bizantino.