Congresso di dirigenti cristiani: “Andare alla guida con dei valori”

Per una nuova costituzione dell’economia sociale di mercato

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DÜSSELDORF, venerdì, 13 marzo 2009 (ZENIT.org).- Sullo sfondo della crisi economica e finanziaria dirigenti di imprese e chiese hanno discusso a Düsseldorf dal 26 al 28 febbraio sul ruolo dei valori cristiani nell’economia.

Al congresso che si è svolto alla Fiera di Düsseldorf sul tema “Andare alla guida con dei valori”, hanno partecipato oltre 3.500 persone e circa 250 espositori. Nelle conferenze, nei seminari e nelle discussioni si è parlato soprattutto dei problemi dell’economia e dell’etica.

Fra gli oratori ecclesiastici erano presenti il Cardinale Joachim Meisner, Arcivescovo di Colonia, l’Arcivescovo di Monaco, mons. Reinhard Marx, il pastore della Chiesa evangelica in Renania, Nikolaus Schneider ed il pastore luterano della Westfalia Alfred Buss.

Competenze specifiche e opinioni

Nel suo discorso di saluto, il 27 febbraio, il Cardinale Meisner ha detto che non sarebbe preoccupato del futuro dello Stato e della società, se tutti i responsabili si considerassero seguaci di Gesù.

Secondo l’Arcivescovo di Colonia, ricoprire incarichi direttivi non è in contraddizione con l’etica cristiana. Al contrario: ai cristiani si chiede di assumersi la responsabilità. Tuttavia occorre anche che essi possiedano le competenze specifiche necessarie. L’apparenza non deve trionfare sull’essenza, come accade nello Stato, nella società e talora anche nella Chiesa.

Inoltre, il Cardinale Meisner invita le classi dirigenti a considerarsi anche come servitori. Servire e guidare non si escludono a vicenda, ma si includono, secondo il Cardinale. E infatti, i maggiori dirigenti sono stati coloro che hanno anche servito gli altri.

Economia sociale mercato e radici bibliche

Le cause all’origine della crisi economica risiedono in un’errata concezione dell’uomo, ha detto il 28 febbraio l’Arcivescovo di Monaco, mons. Reinhard Marx. La concezione dell’uomo alla base del capitalismo, che lo vede quale “homo oeconomicus” che pensa esclusivamente al proprio interesse, ha cambiato il mondo in peggio. Occorre una nuova costituzione dell’economia sociale di mercato che sorga dallo spirito del cristianesimo.

Alla base di questo ordine sociale vi è la concezione dell’uomo che parte dalla fallibilità dell’uomo, ma che, secondo Marx, tiene anche conto delle sue possibilità positive. I cristiani devono impegnarsi nelle imprese, nei partiti e nelle organizzazioni e foggiare la società secondo i principi biblici. Dio ha attribuito loro il compito di dare alla terra un assetto giusto e di esercitare la bontà e la misericordia: i cristiani perciò dovrebbero anche elaborare un sistema sociale più giusto.

Le strutture e le leggi non dovrebbero indurre al peccato, ma dovrebbero promuovere il bene. “Se non lo facciamo noi, chi dovrebbe farlo? Se non adesso, quando?”, si è chiesto l’Arcivescovo Marx.

Un nuovo inizio spirituale per uscire dalla crisi

Si sono rivolti ai partecipanti anche il Presidente della Confederazione sindacale degli artigiani tedeschi, Otto Kentzler, l’editore di Bonn, Norman Rentrop, ed il moderatore televisivo Peter Hahne, membro del Consiglio della Chiesa evangelica in Germania (EKD).

Accostarsi alla fede, secondo il giornalista televisivo Peter Hahne (Berlino) è l’unica via per uscire dall’attuale crisi economica e finanziaria. Si può combattere la recessione solo attraverso un nuovo inizio spirituale, ha detto il Vicedirettore degli studi ZDF di Berlino, il 28 febbraio, in chiusura del congresso dei dirigenti a Düsseldorf.

Secondo Hahne è necessario un pacchetto di aiuti in termini di valori: non bisogna salvare solo i “prodotti a quattro ruote”, è necessario ascoltare nuovamente i dieci comandamenti.

Nei 60 seminari si è parlato di temi come l’etica economica, i principi direttivi cristiani e la responsabilità sociale. Un congresso preliminare si è occupato invece dei problemi legati allo sviluppo della personalità.

Il Congresso interconfessionale si svolge ogni due anni dal 1999. L’organizzazione è curata congiuntamente da associazioni di imprenditori ed enti ecclesiali.

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ZENIT Staff

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