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Grandangolare

Dio si può fotografare solo con un obiettivo infinito

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Per fotografare una persona in tutta la sua dimensione, devi metterti ad una certa distan­za. Se ti metti troppo vicino la ri­prendi sfocata e ne fotografi, sì e no, un particolare; e da un particolare soltanto non la puoi riconoscere; se invece ti metti troppo lontano, la per­sona sbiadisce o scompare.
Reno è venuto con una macchina fotografica speciale potenziata dall’“obiettivo grandangolare”… C’era da riprendere una parete tanto ampia che nessuna macchina fotografica finora era riuscita a fotografare per intero non essendovi lo spazio per le giuste distanze.
La grandangolare di Reno ha la capacità di superare questa difficoltà, perché il suo obiettivo ha la lunghezza focale più corta dell’obiettivo normale. Grandi cose a breve distanza… Riesce ad allargare e superare l’orizzonte dello stesso occhio umano.
L’occhio umano non può fotografare Dio, non può vederlo nel prossimo se non è potenziato dall’obiettivo grandangolare della fede. È uno sguardo potenziato che vede e fotografa anche se i tuoi occhi sono chiusi.
Se vuoi vedere Gesù, fotografarlo in ogni per­sona, questa persona la devi amare in tutta la sua grandezza, devi guardarla da una precisa distanza: devi guardarla da Dio, devi guardarla con gli occhi di Dio, perché è Dio; è ama­ta infinitamente da Dio, e Dio si può fotografare solo con un obiettivo infinito.
Ciao da p. Andrea
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Andrea Panont

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