Una preghiera per la pace in Siria, per la liberazione dei due vescovi di Aleppo rapiti nell’aprile 2013 – il siro-ortodosso mar Gregorios Yohanna Ibrahim e il greco-ortodosso Boulos Yazigi – e per chiedere al Signore che “le Chiese di Antiochia possano vivere insieme una comune testimonianza a Cristo in questa regione”.
Uniti da questo comune anelito i patriarchi di Antiochia, su invito del patriarca Ignatius Aphrem II, hanno partecipato sabato scorso ad un incontro ecumenico, svoltosi alla fine del Sinodo della Chiesa siro-ortodossa celebrato a Maarrat Saidnaya, villaggio a trenta chilometri da Damasco. All’invito hanno aderito anche altri tre patriarchi che portano il titolo di Antiochia: il patriarca greco-ortodosso Yohanna X, il patriarca greco cattolico Grègoire III e il patriarca siro cattolico Ignace Youssef III.
Tutti gli ospiti – informa Fides – sono stati accolti presso la cattedrale siro-ortodossa dedicata ai Santi Pietro e Paolo, e hanno preso parte a una preghiera ecumenica e quindi ad un incontro per confrontarsi sulla necessità di affrontare insieme le emergenze vissute dalle comunità cristiane mediorientali.
Nella serata di sabato, insieme a vescovi e rappresentanti di altre Chiese, hanno poi preso parte ad una commemorazione comune del centenario del cosiddetto “Genocidio Assiro”, a 100 anni dalle stragi sistematiche di cristiani siri, assiri e caldei compiute in Anatolia su istigazione del governo dei Giovani Turchi. La commemorazione ecumenica è avvenuta con l’inaugurazione di un monumento nei pressi del monastero siro-ortodosso di Sant’Efrem, dedicato a Sant Efrem, sempre a Maarrat Saidnaya.