A conclusione della breve visita privata di ieri nell’aera di Bethany beyond the Jordan, il Papa ha scritto di proprio pugno, in spagnolo, alcune parole sul Libro d’oro del Santuario che sorge sul luogo dove Gesù ricevette il Battesimo:
“’Denudati l’anima e i piedi
si avvicinarono al battesimo
dodici tribù di Israele’.
Chiedo a Dio onnipotente e misericordioso
che ci insegni a tutti a camminare nella Sua
presenza con l’anima e con i piedi spogli,
e il cuore aperto alla misericordia divina e all’amore
ai fratelli. Così Dio sarà tutto in tutti e regnerà la pace.
Grazie per offrire all’umanità questo luogo di testimonianza.
Francesco
24.5.14”.
La citazione che apre la preghiera del Papa è presa da un Inno liturgico.
Francesco, anticipando la tabella di marcia, aveva raggiunto ieri il sito del Battesimo percorrendo un lungo sentiero sterrato, a bordo di una piccola auto elettrica. La vettura era guidata dal re Abdallah di Giordania in persona, accompagnato dalla regina Rania e dal principe Ghazi, oltre che da un piccolo seguito.
Dopo aver raggiunto il bordo della piscina naturale, il Pontefice si è piegato per toccare l’acqua del Giordano e, portando la mano bagnata alla fronte, si è fermato alcuni minuti in preghiera, in piedi e in silenzio sui gradini di pietra. Il Papa si è poi spostato su una zona sopraelevata sulle rive del Giordano. Dopo aver firmato il Libro d’oro del Santuario, ha quindi fatto ingresso nel Santuario per l’incontro con un gruppo di rifugiati siriani, di giovani disabili e malati.