Cosa sia la mamma lo si sa dopo la sua morte.
Cosa sia il sale per la minestra lo si sa quando manca.
Ho compreso il valore di una vite nell’automobile quando l’ho perduta.
Cosa sia l’amore lo si sa quando manca.
Come la mamma, così ogni presenza di amore, di servizio non si fa mai notare, altrimenti non sarebbe amore, non farebbe bene il suo servizio: cattivo servizio farebbe il sale nella minestra se si facesse notare.
“Chi vede me, vede il Padre.” “Nella tua luce, Signore, vediamo la luce”.
La mamma è un valore che scompare per servire e serve scomparendo.
Dove c’è “troppo” mamma, il figlio non cresce armoniosamente, mentre cresce nella misura in cui la mamma scompare per donarsi a lui.
Si conosce il valore del chicco di grano soltanto dalla spiga che è nata dal suo svuotarsi, dal suo marcire, dal suo scomparire, dal suo donarsi. Non ha valore e non serve a nessuno il chicco di grano che si difende e si autoesalta; se non accetta di scomparire non dà vita a nulla.
“Li conoscerete dai frutti.”
La fotografia di una cosa o di una persona è visibile dopo lo sviluppo.
Lo sviluppo della goccia è il mare, lo sviluppo dell’acino d’uva è il vino, lo sviluppo del chicco è la spiga che si trasforma in pane, lo sviluppo di una mamma è il figlio, lo sviluppo dell’uomo è l’amore scambievole, lo sviluppo dell’amore scambievole è Dio: Gesù in mezzo a coloro che si amano.
L’identità del cristiano si vede dall’amore al prossimo.
La Messa è per così dire un fotografare l’amore di Dio: l’amore al prossimo è lo sviluppo di questa fotografia, è il vivere la propria Messa.
Ciao da p. Andrea
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