ROMA, giovedì, 14 gennaio 2010 (ZENIT.org).- “Questo è il peggior disastro che ha vissuto Haiti”, afferma Joseph Jonides Villarson, responsabile per le emergenze di Caritas Haiti, descrivendo la situazione che vive il Paese dopo il devastante terremoto del 12 gennaio.
“A Port-au-Prince sono morte molte persone. I loro cadaveri giacciono ovunque nelle vie della capitale. Molta gente è ancora intrappolata sotto le macerie. Gli ospedali sono stracolmi di morti e feriti. Il rischio di epidemie è altissimo”, spiega in un comunicato inviato alla rete internazionale Caritas attraverso la posta elettronica, l’unica via di comunicazione attualmente possibile nell’isola.
“Le vie e le piazze della città – prosegue il messaggio del responsabile per le emergenze della Caritas haitiana – sono piene di gente che non sa dove andare. Temiamo che inizino a verificarsi episodi di violenza se questa situazione si prolungherà, visto che la presenza della polizia è appena visibile”.
“Il presidente di Caritas Haiti, il Vescovo Pierre André Dumas, ha rivolto via radio un appello alla calma e alla solidarietà – rivela il testo –. Le necessità più urgenti sono tende da campo, coperte, vestiti, acqua potabile, cibo, prodotti di base, lampade e batterie, oltre al sostegno psicologico alle vittime”.
Secondo quanto confermano i brevi rapporti di Caritas Haiti, la situazione di caos che si vive in tutto il Paese è assoluta, soprattutto per il collasso delle comunicazioni telefoniche e della maggior parte delle vie terrestri.
Come ha spiegato il direttore della Caritas diocesana di Cayes, Jean Hervé Francois, in un altro messaggio elettronico, “la rete Caritas ad Haiti è totalmente collassata. Ci passiamo l’un l’altro le notizie per questa via”.
Questo mercoledì, il personale locale di Caritas Haiti ha proceduto alla distribuzione di tende e prodotti di prima necessità in vari ospedali e cliniche della capitale.
Caritas Haiti dispone di varie scorte di aiuti umanitari e di un’importante équipe di volontari che si stanno incaricando di aiutare le vittime del sisma. Nelle prossime ore, a tutto questo personale volontario si unirà una squadra di esperti in emergenze di Caritas Internationalis, che sosterranno sul luogo il piano d’emergenza.
Appello alla mobilitazione
Il presidente di Caritas Internationalis, il Cardinale Óscar Rodríguez Maradiaga, ha rivolto un appello alla comunità internazionale perché “unisca tutti i suoi sforzi per aiutare” Haiti.
“E’ un Paese molto povero che ha bisogno di tutto il nostro sostegno”, ha segnalato il porporato, che ha anche ricordato come “avvertiamo da tempo della mancanza di sviluppo ad Haiti, della sua estrema povertà e di come la precarietà delle infrastrutture rendeva il Paese più vulnerabile di fronte ai disastri naturali”.
Il Cardinale Rodríguez Maradiaga afferma che “ora che uno dei Paesi più poveri del mondo si trasformerà nel centro di attenzione dei mezzi di comunicazione e nella priorità dell’azione umanitaria come risultato di questa catastrofe naturale, è possibile che nascano finalmente le soluzioni e gli impegni necessari per alleviare la miseria degli haitiani e la povertà strutturale di questa Nazione”.