Iniziati in Vaticano gli esercizi spirituali di Quaresima

Parla il Cardinale Francis Arinze, autore delle meditazioni

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CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 1° marzo 2009 (ZENIT.org).- Questa domenica sera, è iniziata con la celebrazione dei Vespri nella Cappella Redemptoris Mater del Palazzo Apostolico la tradizionale settimana di esercizi spirituali della Quaresima in Vaticano.

A tenere le meditazioni al Papa e alla Curia romana sarà quest’anno il Cardinale Francis Arinze, Prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

Durante la settimana di esercizi, che si concluderà sabato prossimo con l’ultima meditazione, saranno sospese come di consueto tutte le udienze pontificie, compresa quella generale di mercoledì prossimo.

Il tema delle meditazioni è “Il sacerdote incontra Gesù e lo segue”.

“E’ un titolo programmatico – ha detto alla Radio Vaticana il Cardinale Arinze –: il primo giorno, il sacerdote segue Gesù per incontrare Dio, che deve avere il primo posto nella nostra vita. Il secondo giorno, il sacerdote crede in Gesù nell’Eucaristia, nella Sacra Scrittura”.

“Il terzo giorno – ha continuato –, crede in Gesù nella Chiesa, lo incontra nella Chiesa e nelle altre persone che ne fanno parte, come pure nell’opera missionaria. Il quarto giorno, il sacerdote incontra Gesù nella preghiera: personale, comunitaria, nella liturgia. E poi, l’ultimo giorno, incontra Gesù che ha pietà per il popolo che è ammalato, che ha fame di verità”.

Seguire Gesù ogni giorno “è impegnativo, certo. Gesù non ci promette una gita, ma ci promette una vita che ha un senso”, ha detto detto il porporato che recentemente ha pubblicato sull’argomento un volume dal titolo “Riflessioni sul sacerdozio, lettera a un giovane sacerdote” (Libreria Editrice Vaticana, pagine 138, euro 12).

“Non stiamo battendo l’aria – ha proseguito – : noi conosciamo Gesù, che seguiamo, e così, guardando indietro, non ci sentiamo di aver perso il nostro tempo o la nostra vita, ma possiamo essere rinnovati ogni giorno e non finiremo mai di seguirlo”.

Il Cardinale Arinze, che è stato sacerdote e vescovo in Nigeria per 25 anni e che ha lavorato per altri 25 anni nella Curia Romana, ha rivelato di voler attingere alle sue esperienze personali: “più si condividono le esperienze vissute, più autentica è la testimonianza”.

“Non abbiamo la capacità di concentrarci tanto, sempre. E allora, ecco sei giorni di concentrazione, nei quali noi non ci preoccuperemo dei doveri di ogni giorno ma, con Gesù al centro, davanti a lui – ascoltando, meditando, pregando, cantando – cerchiamo di capire meglio ciò che Egli vuole”, ha quindi concluso.

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ZENIT Staff

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