Sudan: un Vescovo mette in guardia contro una setta separatista

La Chiesa Riformata Cattolica agisce nel sud del Paese

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di Nieves San Martín

RUMBEK, mercoledì, 29 luglio 2009 (ZENIT.org).- I cattolici e altri cristiani del sud del Sudan sono stati messi in guardia da un Vescovo cattolico sulla “Chiesa Riformata Cattolica”, una setta separatista che ha iniziato le proprie attività in questa regione autonoma.

Il Vescovo Cesare Mazzolari di Rumbek ha scritto una lettera pastorale avvertendo i cristiani dei “falsi maestri e leader ecclesiali disorientatori” che agiscono nella regione. I leader della setta, afferma, hanno abbandonato il celibato sacerdotale e l’obbedienza al Papa, come informa l’agenzia cattolica africana CISA.

“Vi sto mettendo in guardia chiaramente e con forza, cari cristiani, perché quanti si definiscono ‘Chiesa Riformata Cattolica’ non sono più membri accettabili della Chiesa cattolica, e dovreste smettere di seguirli”, scrive il Vescovo.

I membri della nuova setta sono imitatori che replicano le preghiere, le letture e le cerimonie esterne delle celebrazioni cattoliche, così che la gente semplice pensa di assistere alla Messa o a servizi di preghiera cattolici, osserva il Vescovo Mazzolari.

Nei loro insegnamenti, tuttavia, i membri della setta criticano la dottrina della Chiesa cattolica come antiquata e denigrano i leader ecclesiali accusandoli di essere incapaci di comprendere il cambiamento dei tempi.

“Questi cattolici riformati ricorreranno alla lotta del popolo come a qualcosa che la Chiesa cattolica tradizionale non è capace di affrontare o risolvere. Questa idea è totalmente falsa perché la Chiesa è stata molto vicina al popolo e ai suoi leader per ottenere la pace e la necessaria riconciliazione”, scrive il presule.

Il Vescovo segnala anche che la nuova setta sta cercando i cattolici insoddisfatti per confonderli e dividerli. “Vi disorienteranno perché vi riempiate di risentimento contro la vostra Chiesa come loro sono risentiti, e per disobbedire alle leggi della Chiesa, come fanno loro, e perdere il vostro prezioso dono della fede”.

Il presule conclude la sua lettera pastorale descrivendo i cattolici riformati come “il demonio che vaga ai nostri giorni cercando di sviare il popolo dalla fede”.


[Traduzione dallo spagnolo di Roberta Sciamplicotti]

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ZENIT Staff

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