SAN PAOLO, venerdì, 11 giugno 2010 (ZENIT.org).- In questa settimana in cui si chiude l’Anno Sacerdotale, l’Arcivescovo di San Paolo (Brasile), il Cardinale Odilo Scherer, ha chiesto ai presbiteri di seguire l’esempio dei grandi sacerdoti della Chiesa.
“Nella Chiesa del passato e del presente abbiamo, per fortuna, molti esempi eccellenti di sacerdoti che sono stati pastori vigilanti e coraggiosi del gregge di Cristo”, afferma monsignor Scherer in un articolo pubblicato sull’edizione di questa settimana della rivista arcidiocesana “O São Paulo“.
Si tratta di sacerdoti che sono stati “guide sagge e decise, che hanno aiutato la barca di Cristo ad attraversare i mari agitati della storia”, osserva il porporato, per il quale ricordare il loro esempio “è stato un gran bene portato dall’Anno Sacerdotale”.
Monsignor Scherer cita la figura di San Bonifacio, che la Chiesa ha ricordato il 5 giugno. “Monaco inglese, ha promosso all’inizio dell’VIII secolo, con coraggio e dinamismo, in varie regioni della Germania, qualcosa che oggi chiameremmo ‘nuova evangelizzazione’. Per questo, è noto come apostolo della Germania”.
“E’ stato Vescovo, pastore sollecito e vigilante sul gregge e martire di Cristo. In una lettera al clero, parla della missione di governare la Chiesa: ‘La Chiesa è come una grande barca, che naviga per il mare di questo mondo. Scossa dalle varie onde delle tentazioni, non deve essere abbandonata a se stessa, ma governata’”.
Secondo l’Arcivescovo di San Paolo, di fronte alle sfide e alla difficoltà che affrontava, Bonifacio confessava di aver voglia di abbandonare il timone della barca di Cristo, “ma l’esempio dei grandi e santi pastori della Chiesa gli restituiva le forze per restare saldo nella sua missione”.
“Diceva ai sacerdoti: ‘Restiamo fermi nella giustizia e prepariamo la nostra anima alla prova. Sopportiamo i ritardi di Dio; confidiamo in colui che ha posto su di noi questo fardello. Non potendo sostenerlo da soli, confidiamo nell’aiuto di colui che è onnipotente e ci dice: ‘Il mio giogo è dolce e il mio carico leggero'”.
“Bonifacio ha parole ispirate per incoraggiare i pastori del popolo: ‘Restiamo fermi nel combattimento, perché si sono abbattuti su di noi giorni di angoscia e di tribolazione. Non siamo cani muti, non siamo sentinelle messe a tacere, non siamo mercenari che fuggono dai lupi, ma pastori solleciti, vigilanti sul gregge di Cristo'”.
Il Cardinale cita ancora il monaco inglese: “Finché Dio ci darà la forza, predichiamo tutta la dottrina del Signore ai grandi e ai piccoli, ai ricchi e ai poveri, a ogni classe ed età, in modo opportuno e inopportuno”.
Bisogna seguire le orme dei grandi sacerdoti come San Bonifacio, conclude il porporato, ma più ancora “seguire l’esempio di Cristo”.