di Nieves San Martín
ABUJA, martedì, 6 luglio 2010 (ZENIT.org).- I Vescovi cattolici della Nigeria hanno espresso la propria preoccupazione per l’indice dei crimini registrati nel Paese dell’Africa occidentale e per il sequestro del vicecancelliere dell’Università Veritas, secondo quanto rende noto l’agenzia africana CISA.
In una dichiarazione, il presidente della Conferenza Episcopale, l’Arcivescovo John Onaiyekan, afferma: “Noi, Vescovi cattolici della Nigeria, siamo realmente preoccupati per questo fatto che è una minaccia alla Chiesa e allo sviluppo dell’istruzione nel Paese. Lo condanniamo categoricamente, pregando allo stesso tempo per un mutamento del cuore di coloro che sono coinvolti nella vicenda”.
Il vicecancelliere dell’Università Cattolica Veritas, il professor Justin Ukpong, e il suo autista sono stati sequestrati da alcuni sconosciuti il 24 giugno verso le 19.00, mentre il vicecancelliere stava entrando in casa, non molto distante dall’Università. Non si sa dove si trovino attualmente. I sequestratori non hanno ancora chiesto un riscatto.
A fine maggio, tre studentesse dell’Università sono state sequestrate nella loro residenza nella città di Obehie. Sono state liberate dieci giorni dopo, senza che fosse stato pagato alcun riscatto.
I Vescovi chiedono ai sequestratori la liberazione immediata del vicecancelliere e dell’autista e che siano rilasciati illesi.
Fanno anche appello ai Governi federale e statale e agli agenti di sicurezza affinché facciano tutto ciò che è in loro potere per garantire la sicurezza della vita e dei beni dei cittadini della Nigeria.
[Traduzione dallo spagnolo di Roberta Sciamplicotti]