La Chiesa impegnata contro “gli orribili crimini degli abusi”

Padre Federico Lombardi incontra un gruppo di vittime

Share this Entry

CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 2 novembre 2010 (ZENIT.org).- Papa Benedetto XVI, la Santa Sede e la Chiesa si impegnano a “fare tutto ciò che è necessario perché gli orribili crimini degli abusi sessuali non abbiano più luogo”.

Lo si legge in una lettera scritta da padre Federico Lombardi, S.I., direttore della Sala Stampa della Santa Sede, e consegnata questa domenica pomeriggio dal sacerdote gesuita ai responsabili di un gruppo di vittime di abusi sessuali da parte di membri del clero, giunto a Roma per una manifestazione a Castel Sant’Angelo.

Padre Lombardi ha incontrato una rappresentanza di otto persone di questo gruppo, Survivor’s Voice, nella vicina sede della Radio Vaticana.

Nella sua lettera, riferisce “L’Osservatore Romano”, il portavoce vaticano ricorda che “la Chiesa ha fatto e sta facendo molto. Non solo il Papa con le sue parole e il suo esempio, ma anche molte comunità della Chiesa in diverse parti del mondo” lavorano “sia nell’ascolto delle vittime, sia nella prevenzione e nella formazione”.

Padre Lombardi ribadisce poi che quella degli abusi sessuali, soprattutto nei confronti dei minori, è “una delle grandi piaghe del mondo di oggi”, che “ha coinvolto e tocca la Chiesa cattolica, ma ciò che è avvenuto nella Chiesa è una piccola parte di ciò che è avvenuto e avviene nel mondo”.

Per questo motivo, “la Chiesa deve per prima liberarsi dal male e dare il buon esempio della lotta contro gli abusi in se stessa, ma poi tutti dobbiamo combattere, sapendo che è una piaga immensa, che si sviluppa più facilmente e meglio quanto più rimane nascosta, e anche oggi molti si rallegrano che l’attenzione si concentri sulla Chiesa, perché possono continuare più indisturbati”.

Questa battaglia, aggiunge, va combattuta “insieme, unendo le forze contro questa piaga, che oggi usa mezzi e vie nuove per diffondersi, facilitata da Internet e dalle nuove forme di comunicazione, dalla crisi delle famiglie, dal turismo e dal traffico sessuale che sfrutta la povertà della gente nei diversi continenti”.

Il portavoce vaticano conclude auspicando che ciò che la Chiesa sta imparando e le iniziative che intraprende “per purificarsi e diventare un luogo modello di sicurezza per i giovani” possano “diventare utili per tutti”, invitando quindi le vittime a vedere nella Chiesa un’alleata e non un avversario.

I partecipanti alla manifestazione organizzata da “Survivor’s Voice” erano alcune decine, provenienti da vari Paesi. Dopo essersi radunati a Castel Sant’Angelo hanno compiuto una fiaccolata verso Piazza San Pietro.

Alcuni manifestanti hanno espresso posizioni critiche nei confronti dell’atteggiamento della Chiesa, affermando di voler chiedere al Papa di agire con maggiore decisione e di ordinare ai Vescovi di denunciare i sacerdoti colpevoli di pedofilia.

Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione