RAMALLAH, giovedì, 9 dicembre 2010 (ZENIT.org).- Martedì 7 dicembre sono ripresi i negoziati tra la Santa Sede e l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), previsti nell’Accordo Fondamentale firmato nel 2000 dalle due parti.
I negoziati hanno l’obiettivo di regolare la presenza e l’attività della Chiesa cattolica nei Territori Palestinesi attraverso un accordo bilaterale, in base a un comunicato reso noto questo giovedì dalla Santa Sede.
A questo primo incontro, che ha avuto luogo presso la sede del Presidente palestinese Mahmoud Abbas, a Ramallah, hanno partecipato come capi delle rispettive delegazioni monsignor Ettore Balestrero, sottosegretario vaticano per le Relazioni con gli Stati, e Ziad Al-Bandak, consigliere del Presidente Abbas per i Rapporti con i Cristiani.
I colloqui, afferma il comunicato, “si sono svolti in un’atmosfera cordiale”, e le parti “hanno concordato di stabilire un gruppo di lavoro” che elabori l’accordo bilaterale.
La delegazione vaticana era composta da monsignor Antonio Franco, delegato apostolico a Gerusalemme e in Palestina; monsignor Salim Sayegh, vicario generale del Patriarcato Latino ad Amman; monsignor Maurizio Malvestiti, sottosegretario della Congregazione per le Chiese Orientali; monsignor Alberto Ortega, officiale della Segreteria di Stato; monsignor Waldemar Sommertag, consigliere della Delegazione Apostolica a Gerusalemme; Ghassan Faramand ed Emil Salayta, del Tribunale Ecclesiastico a Gerusalemme.
La delegazione palestinese era composta da Nabil Shath, membro del Comitato Centrale; Nimer Hamad, consigliere del Presidente; Shawqi Armali, ambasciatore; Ramzi Khouri, presidente del Fondo Nazionale Palestinese; Bernard Sabella, membro del Consiglio Legislativo Palestinese; Issa Kassissieh, vicepresidente del Dipartamento per i Negoziati.