ROMA, giovedì, 20 gennaio 2010 (ZENIT.org).- Pubblichiamo le letture bibliche e il commento per il quarto giorno della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che quest’anno ha come tema: “Uniti nell’insegnamento degli apostoli, nella comunione, nello spezzare il pane e nella preghiera (cfr. Atti 2,42)”.
* * *
Isaia 58, 6-10
Digiunare significa dividere il pane con chi ha fame
Salmo 37(36), 1-11
Abbi fiducia nel Signore e fa’ il bene
Atti 4, 32-37
Tutto quello che avevano lo mettevano insieme
Matteo 6, 25-34
Voi invece cercate prima il regno di Dio
Commento:
Il segno della continuità con la Chiesa apostolica di Gerusalemme è la fedeltà all’insegnamento degli apostoli, la comunione, lo spezzare il pane e la preghiera. La chiesa di Gerusalemme oggi, ci ricorda però anche la conseguenza pratica di tale fedeltà, cioè la condivisione. Gli Atti degli Apostoli dicono semplicemente: “Tutti i credenti vivevano insieme e mettevano in comune tutto quello che possedevano. Vendevano le loro proprietà e i loro beni e distribuivano i soldi fra tutti, secondo le necessità di ciascuno” (At 2, 44-45). La lettura di oggi del libro degli Atti degli Apostoli collega tale condivisione radicale con la potenza apostolica della testimonianza della resurrezione del Signore Gesù, e una grande grazia era su tutti loro. Più tardi, i persecutori dei cristiani annotarono con una certa accuratezza “quanto essi si amassero reciprocamente”.
Tale condivisione di risorse caratterizza la vita del popolo cristiano anche nell’odierna Gerusalemme. È il segno della loro continuità con i primi cristiani, e, di conseguenza, un segno e una sfida per tutte le chiese; collega la proclamazione del vangelo, la celebrazione dell’eucaristia, e la comunione all’interno della comunità cristiana con la radicale uguaglianza e la giustizia per tutti. Nella misura in cui tale condivisione è una testimonianza alla resurrezione del Signore Gesù, e segno della continuità con la Chiesa apostolica di Gerusalemme, è segno della nostra unione gli uni con gli altri.
Esistono molti modi di condivisione. Vi è quello di condivisione radicale della Chiesa apostolica, dove nessuno veniva lasciato in situazione di indigenza. Vi è la condivisione reciproca dei pesi, delle lotte, del dolore e della soffrenza. Vi è la condivisione reciproca delle gioie e dei traguardi, delle benedizioni e delle guarigioni. Vi è la condivisione dei doni e delle prospettive proprie di ciascuna tradizione alle altre, anche nell’attuale condizione di separazione; vi è un ecumenico “scambio di doni”. Questa generosa condivisione è la conseguenza pratica della nostra fedeltà all’insegnamento degli apostoli e alla comunione; è la conseguenza della nostra preghiera per l’unità dei cristiani.
Preghiera:
O Dio di giustizia, il tuo donare è senza limiti. Ti ringraziamo per averci provveduto di ciò di cui abbiamo bisogno, cosicché tutti abbiamo il necessario per vivere. Preservaci dal peccato egoistico di avidità, e rendici strumenti del tuo amore, capaci di condividere tutto quello che Tu ci dai, a testimonianza della tua generosità e della tua giustizia. Come seguaci di Cristo tuo Figlio, guidaci ad agire insieme nei luoghi di miseria umana, dove le famiglie sono allontanate dalle loro case, dove i deboli sono nelle mani dei potenti, dove la povertà e la disoccupazione distruggono la vita. Te lo chiediamo nel nome di Gesù, nell’unità dello Spirito Santo. Amen.